Iraq, attacchi e esplosioni: 13 morti nel Paese

Baghdad (Iraq), 21 lug. (LaPresse/AP) – Nuovi episodi di violenza oggi in Iraq, dove attacchi e esplosioni hanno provocato la morte di 13 persone. Intanto le autorità hanno reso noto il bilancio della giornata di sangue di ieri, quando 71 persone hanno perso la vita.

ATTACCO A FORZE DI SICUREZZA. Uomini armati hanno attaccato un posto di blocco presidiato dalle forze di sicurezza curde conosciute come peshmerga vicino a Kirkuk, uccidendo cinque combattenti peshmerga.

BOMBE A TAJI E BASMAYA. In precedenza un ordigno era scoppiato in un mercato a Taji, uccidendo quattro presenti e ferendone altri 15. Un’altra bomba era invece esplosa fuori dalla casa del leader di una milizia sunnita locale a Basmaiya, causando due morti e ferendo altre quattro persone.

MOSUL. A Mosul uomini armati hanno attaccato un posto di blocco, uccidendo due soldati.

ATTACCHI ALLE PRIGIONI. Ribelli hanno fatto esplodere due bombe fuori dalla prigione di Taji, 20 chilometri a nord di Baghdad. Gli assalitori hanno lanciato colpi di mortaio al complesso, per poi aprire il fuoco contro le guardie delle prigioni mentre i detenuti in rivolta hanno dato fuoco a coperte e mobili. Lo ha reso noto la polizia irachena. Secondo gli agenti le guardie della prigione sono infine riuscite a ristabilire l’ordine. Anche ad Abu Ghraib uomini armati si sono scontrati con le guardie di una prigione, secondo quanto riferito dalla polizia. Non sono state riportate vittime in entrambi gli attacchi alle prigioni.

LA GIORNATA DI IERI. Intanto le autorità hanno reso noto il bilancio complessivo delle violenze di ieri in tutto il Paese, che si è attestato a 71 morti. A Baghdad ieri sono esplose 12 autobombe, mentre le strade erano affollate di persone. Più di 125 i feriti secondo le autorità.