Phnom Penh (Cambogia), 13 lug. (LaPresse/AP) – Il leader in esilio dell’opposizione cambogiana, Sam Rainsy, annuncia che il 19 luglio rientrerà nel suo Paese. Ieri è stato graziato dal re Norodom Sihamoni, su richiesta del premier Hun Sen. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook, mentre mancano meno di due settimane alle elezioni in cui il suo partito sfiderà il premier, destinato a vincere di nuovo dopo 28 anni al potere. Senza la grazia, Sam Rainsy tornando in Cambogia avrebbe affrontato arresto immediato e detenzione. In una dichiarazione diffusa ieri dal partito, il leader d’opposizione ha ringraziato il re per la grazie e detto di “non avere mai fatto nulla di sbagliato”.
“Sarei tornato comunque anche senza la grazia, per sottolineare la condizione della democrazia nel mio Paese. Il mio rientro non è altro che un passo del lungo viaggio verso l’autodeterminazione della Cambogia”, ha scritto. Ha anche criticato il corpo elettorale del suo Paese: “Il solo fatto che io ritorni non crea le condizioni per elezioni libere e giuste”. Sam Rainsy vive all’estero dal 2009, per evitare l’applicazione della condanna a 11 anni di carcere per accuse da lui definite politicamente motivate.