Lisbona (Portogallo), 10 lug. (LaPresse/AP) – Il presidente del Portogallo, Anibal Cavaco Silva, si dice fiducioso nella coalizione di governo e fa sapere che non convocherà elezioni anticipate. In un discorso alla nazione durato 30 minuti e trasmesso in prima serata in diretta televisiva, il capo di Stato ha spiegato che tenere ora il voto anticipato sarebbe “estremamente negativo” per la credibilità del Portogallo, che rimarrebbe per 82 giorni in una virtuale paralisi politica. Questo, ha aggiunto, creerebbe una “enorme” instabilità politica e finanziaria, e potrebbe portare Lisbona a dover chiedere nuovi aiuti.
Il capo di Stato si è quindi rivolto ai tre partiti che hanno firmato l’accordo di prestito nel 2011, il Partito socialdemocratico e il Partito popolare al governo e il Partito socialista all’opposizione, di trovare un terreno comune e “mettere gli interessi nazionali davanti agli interessi dei propri partiti”.
Negli ultimi giorni l’esecutivo guidato da Pedro Passos Coelho è arrivato sul punto di rottura dopo le dimissioni eccellenti del ministro degli Esteri Paulo Portas e di quello delle Finanze Vitor Gaspar. Le dimissioni hanno fatto seguito a divergenze sulle misure di austerità da applicare, secondo i dettami dei creditori internazionali. Il Portogallo dipende da un prestito di 78 miliardi di euro ricevuto due anni fa. In seguito alla crisi, a partire da lunedì Cavaco Silva ha tenuto consultazioni con le forze politiche, con i rappresentanti delle imprese e dei sindacati e con degli economisti.