Il Cairo (Egitto), 10 lug. (LaPresse/AP) – La procura generale egiziana ha ordinato l’arresto del leader dei Fratelli musulmani, Mohammed Badie, e di altri 9 esponenti del movimento islamista, per il sospetto di incitamento delle violenze legate alla morte di 54 persone durante gli scontri di lunedì vicino alla Guardia repubblicana al Cairo. Le proteste seguivano la destituzione dalla presidenza, da parte dell’esercito, del leader della Fratellanza Mohammed Morsi. In una nota, l’ufficio della procura fa sapere di aver emesso mandati d’arresto per la guida suprema Badie, per il suo vice Mahmoud Ezzat e per altri otto noti islamisti. Intanto, il movimento ha annunciato che respingerà qualsiasi offerta di partecipare al governo ad interi. A dirlo è stato un portavoce del gruppo, coperto dall’anonimato, aggiungendo che parlare di riconciliazione nazionale è “non è pertinente”. Il premier Hazem el-Beblawi, nominato ieri, avvierà oggi la formazione del nuovo esecutivo e ha annunciato che offrirà alla Fratellanza degli incarichi.