Aereo Morales lascia Vienna. Bolivia: Chiederemo intervento Onu

Parigi (Francia), 3 lug. (LaPresse/AP) – L’aereo del presidente boliviano Evo Morales è decollato dall’aeroporto di Vienna, in Austria. Vi era atterrato nella notte, dopo che la sua rotta era stata deviata a causa del divieto di sorvolo imposto da diversi Paesi europei per il sospetto che l’ex contractor della National security agency Usa (Nsa) Edward Snowden si trovasse a bordo. L’aereo era infatti partito da Mosca, dove Snowden è nascosto nell’area transiti dell’aeroporto da quando ha lasciato Hong Kong.

Intano, la Bolivia annuncia di “interpretare come una aggressione” il divieto di sorvolo imposto da alcuni Paesi europei e che chiederà quindi al segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, di intervenire. Lo ha dichiarato l’ambasciatore boliviano alle Nazioni unite, Sacha Llorenti, definendo il divieto un atto di aggressione che dovrebbe avere conseguenze. Parlando con i giornalisti a Ginevra ha dichiarato che Francia, Portogallo, Spagna e Italia “hanno violato la legge internazionale” bloccando l’aereo del presidente, che tornava da Mosca, sulla base del sospetto che a bordo si trovasse Snowden. Llorenti ha aggiunto che “gli ordini sono arrivati dagli Stati Uniti”, ma che altre nazioni hanno violato l’immunità del presidente e del suo aereo, mettendo la sua vita a rischio.