Dar es Salaam (Tanzania), 1 lug. (LaPresse/AP) – Prosegue il viaggio di Barack Obama in Africa. Oggi il presidente degli Stati Uniti è atteso in Tanzania, l’ultima tappa del tour di sette giorni in Africa, per colloqui con l’omologo Jakaya Kikwete. Per pura coincidenza sarà presente a Dar es Salaam anche l’ex presidente Usa George W. Bush, il cui istituto omonimo ha organizzato nella città una conferenza dedicata alle donne africane. Michelle Obama e Laura Bush si incontreranno per un dibattito sulla promozione dell’istruzione e dei diritti delle donne, alla quale parteciperà anche Bush. Obama e il suo predecessore parteciperanno a una cerimonia presso l’ambasciata Usa a Dar es Salaam, in ricordo dell’attentato dell’agosto 1998, in cui rimasero uccise 11 persone. Incontreranno anche lo staff dell’ambasciata.
INCONTRO CON BUSH. Il fatto che due presidenti siano nella stessa città, ha commentato il consigliere di Obama per gli affari esteri, Ben Rhodes, “è un messaggio molto positivo e vuol dire che entrambi i partiti politici negli Stati Uniti condividono l’impegno per questo continente”. Nel corso del suo viaggio in Africa, il capo della Casa Bianca ha elogiato Bush per avere aiutato a salvare milioni di vite creando il ‘President’s emergency plan for Aids relief’, un programma da 15 miliardi di euro da spendere tra il 2003 e il 2008 per la lotta globale ad Hiv/Aids.
IL PROGRAMMA DELLA VISITA. Dopo l’arrivo a Dar es Salaam, Obama ha in programma colloqui con il presidente Kikwete. I due terranno una conferenza stampa congiunta alle 15.40. Successivamente il presidente Usa incontrerà imprenditori locali e statunitensi per discussioni sul commercio in Africa orientale, mentre stasera parteciperà a una cena ospitata da Kikwete. Domani, invece, sarà presente a un meeting privato con funzionari dell’ambasciata Usa a Dar es Salaam e visiterà il memoriale nell’ex sede diplomatica di Washington. Prima di ripartire per gli Usa, Obama terrà un discorso finale incentrato sulla necessità di garantire l’accesso all’energia elettrica a un numero maggiore di africani.