Londra (Regno Unito), 1 lug. (LaPresse) – Bufera sugli Stati Uniti dopo le ultime rivelazioni del Guardian, secondo cui i servizi americani avrebbero spiato leader dell’Unione europea e ambasciate di una serie di Paesi Ue, tra cui l’Italia. Bruxelles chiede spiegazioni e John Kerry, dal Brunei, risponde che cercare informazioni su altri Paesi non è insolito, sottolineando che molti Stati intraprendono diversi tipi di attività per proteggere i propri interessi nazionali. Il ministro Bonino ha fatto sapere di avere chiesto chiarimenti a Washington. Intanto si fanno sentire anche Francia e Germania. Parigi “non può accettare questo tipo di comportamenti fra partner e alleati” e chiede “che cessi immediatamente”, ha detto il presidente francese François Hollande. Se la notizia che gli Usa hanno spiato le ambasciate di Ue e Paesi amici si confermerà vera, il comportamento di Washington sarebbe “inaccettabile”, ha tuonato il portavoce di Angela Merkel.
KERRY: NON INSOLITO CERCARE INFORMAZIONI. Il segretario di Stato americano è il primo membro del governo di Washington a pronunciarsi pubblicamente sullo scandalo del presunto spionaggio di Paesi alleati da parte degli Usa. Kerry ha parlato dal Brunei, dove l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, ha sollevato con lui la questione incontrandolo a margine di una conferenza dell’Asean. Kerry ha detto di non conoscere i dettagli delle accuse rivolte agli Stati Uniti, ma ha sottolineato che molti Stati intraprendono diversi tipi di attività per proteggere gli interessi nazionali. Un commento simile era già stato rilasciato ieri sera dall’ufficio del direttore dell’intelligence nazionale americana, che in una nota afferma: “Abbiamo reso chiaro che gli Stati Uniti raccolgono informazioni di intelligence dello stesso tipo raccolto da tutte le nazioni”.
HOLLANDE A USA: FERMARE SUBITO SPIONAGGIO A UE. Reazioni indignate da tutta Europa e poco fa si è fatto sentire il presidente francese Hollande. Parlando a margine di una visita a Lorient, l’inquilino dell’Eliseo ha chiesto agli Stati Uniti di far “cessare immediatamente” lo spionaggio ai leader Ue, aggiungendo che “ci sono già elementi sufficienti perché chiediamo delle spiegazioni”.
GERMANIA: SE SPIONAGGIO E’ VERO AZIONI USA INACCETTABILI. Se la notizia che gli Usa hanno spiato le ambasciate di Ue e Paesi amici si confermasse vera, il comportamento di Washington sarebbe “inaccettabile”, è stato il commento del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, il quale ha aggiunto che il governo tedesco vuole che venga “ripristinata” la fiducia con gli Usa in seguito allo scandalo del controllo della comunicazioni. Per chiarire la vicenda dei programmi di controllo e verificare le notizie secondo cui i servizi segreti americani avrebbero spiato le sedi diplomatiche di Ue e Paesi amici, il governo tedesco ha inviato per oggi l’ambasciatore statunitense a Berlino al ministero degli Esteri per un incontro.
Ieri il ministro tedesco della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, parlando delle rivelazioni di Der Spiegel sui leader Ue spiati aveva detto che se fossero confermate, “ricordano i metodi usati dai nemici durante la Guerra fredda”. Il ministro aveva quindi invitato il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ad assumersi personalmente la responsabilità di indagare sulle accuse. “Va oltre ogni possibile comprensione il fatto che nostri amici negli Stati Uniti vedano gli europei come nemici”, aveva detto Leutheusser-Schnarrenberger, chiedendo una “immediata e completa” spiegazione in merito da parte del governo di Washington.
ITALIA: SE VERO, COMPROMESSI RAPPORTI FRA ALLEATI. Stamattina si è pronunciato anche il ministro della Difesa, Mario Mauro. In un’intervista a Repubblica il ministro ha detto che “nel momento in cui queste informazioni dovessero essere considerate attendibili la credibilità del nostro rapporto con gli alleati sarebbe fortemente compromessa”. Per Mauro, “se siamo alleati non è accettabile che qualcuno all’interno di questo rapporto si comporti come faceva un tempo l’Unione Sovietica con i paesi satellite”. Poi ha aggiunto: “E’ doveroso entrare nel merito e verificare l’attendibilità delle informazioni e le spiegazioni degli Usa. Indipendentemente da quanto potrà dire e fare ogni singolo Stato, questa sarà la prima volta in cui vedremo una politica estera comune dell’Ue”.
BONINO: CHIESTI CHIARIMENTI, SIAMO FIDUCIOSI. Più comprensivo l’approccio del ministro degli Esteri Emma Bonino che questa mattina in una nota ha fatto sapere che ieri da parte italiana si “è proceduto ad effettuare un’immediata verifica con le controparti americane attraverso un intervento della Farnesina. Sono stati richiesti i necessari chiarimenti di una vicenda molto spinosa”. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, hanno provveduto a “fornire assicurazioni che ogni chiarimento verrà effettuato sia nei confronti dell’Ue che degli Stati membri”. “Siamo fiduciosi – ha aggiunto la titolare della Farnesina – che, nello spirito di collaborazione e amicizia che caratterizza il rapporto tra i due Paesi, verranno fornite tutte le informazioni e assicurazioni necessarie”.
CONTROLLI A LEADER UE E CIMICI IN AMBASCIATE. Le rivelazioni degli ultimi due giorni sono state fatte dal giornale tedesco Der Spiegel e da quello britannico Guardian. Sabato Der Spiegel, citando documenti avuti dalla talpa Edward Snowden, ha riportato che nel mirino della National Security Agency statunitense (Nsa) c’è anche l’Ue. Il giornale tedesco ha raccontato che, come racconta un documento del 2010, vennero installate cimici negli edifici dell’Ue a Washington a New York e ci furono anche infiltrazioni nella rete di computer interna, attraverso cui le agenzie Usa hanno potuto aver accesso a email e documenti contenuti sui computer.
Ieri invece le nuove indiscrezioni del Guardian: oltre ai diplomatici dell’Ue a New York e Washington, gli Usa spiavano anche le ambasciate di una serie di Paesi europei tra cui l’Italia. La novità consiste nel fatto che, assieme ai tradizionali avversari ideologici e ai Paesi mediorientali, la lista di obiettivi dei servizi Usa include Paesi amici, interessando appunto le ambasciate di Italia, Francia e Grecia, così come un numero di altri alleati americani, tra cui Giappone, Messico, Corea del Sud, India e Turchia. L’elenco, che compare in un documento datato settembre 2010 fornito al Guardian da Edward Snowden, elenca 38 ambasciate e missioni, indicandole come “target”, e dettaglia una serie di metodi di spionaggio, tra cui cimici installate negli strumenti di comunicazione elettronica. La lista non include Regno Unito, Germania o altri Stati europei occidentali.
A RISCHIO ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO USA-UE. Molti funzionari europei, compresi rappresentanti di Germania, Italia, Francia, Lussemburgo e della stessa Ue hanno affermato che, se le nuove rivelazioni risultassero fondate, potrebbero esserci ripercussioni sui negoziati con gli Usa per un accordo di libero scambio. Ieri Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e commissario europeo per la Giustizia, ha usato parole molto dure. “I partner – ha commentato – non si spiano uno con l’altro. Non possiamo negoziare su un grande mercato transatlantico se esiste anche il minimo dubbio che i nostri partner stiamo portando avanti attività di spionaggio sugli uffici dei nostri negoziatori. Le autorità americane dovrebbero eliminare rapidamente ogni dubbio”.