Londra (Regno Unito), 16 giu. (LaPresse/AP) – Alla vigilia del vertice del G8, che si terrà domani e martedì all’esclusivo Lough Erne Resort di Fermanagh, in Irlanda del Nord, iniziano gli incontri diplomatici. Nel pomeriggio è giunto a Londra il presidente russo Vladimir Putin che ha incontrato a Downing Street il primo ministro David Cameron, per un vertice incentrato sulla crisi siriana.
“Non penso – ha detto Putin durante una conferenza stampa congiunta – che l’idea della conferenza” di Ginevra 2 “sia rovinata o andata a monte. Condivido pienamente la visione del primo ministro secondo cui essa sia uno degli strumenti più adeguati per risolvere la questione siriana. Il problema deve essere risolto solo con mezzi politici e diplomatici”. Alla domanda se la proposta di introdurre una “no fly-zone” su alcune parti della Siria o i tentativi di alcune potenze occidentali di inviare armi ai ribelli stiano rovinando i colloqui, Putin ha risposto no. Nei giorni scorsi, la Casa Bianca ha fatto sapere di avere le prove dell’utilizzo di armi chimiche da parte del governo di Damasco e ha annunciato di aver accettato di iniziare a fornire aiuti militari ai ribelli. Una possibilità a cui la Russia si oppone fortemente.
Conciliante la posizione del capo del governo britannico. “Non è un segreto – ha detto Cameron – che il presidente Putin e io siamo in disaccordo su alcuni di questi temi, ma ciò che colgo dalla nostra conversazione oggi è che possiamo superare queste differenze, se riconosciamo che condividiamo alcuni fondamentali obiettivi: mettere fine a questo conflitto, impedire che la Siria vada in pezzi, permettere ai siriani di scegliere chi li governi, combattere contro gli estremisti e sconfiggerli”.