Baghdad (Iraq), 16 giu. (LaPresse/AP) – Nuova giornata di violenze in Iraq. Oggi 51 persone sono morte in una serie di attentati che ha colpito diverse città del Paese. Già oltre duemila persone hanno perso la vita da inizio aprile, e 180 dall’inizio di giugno. L’episodio peggiore è avvenuto in serata nel quartiere a maggioranza sciita di al-Ameen, nella zona sudest di Baghdad, dove un attentatore si è fatto esplodere in un locale affollato di gente, provocando la morte di 11 persone e il ferimento di altre 25.

Il proprietario di un negozio di vestiti che si trova nei pressi, il 24enne Saif Hameed, spiega di aver sentito l’esplosione e di aver visto diversi feriti portati via dalle ambulanze. “Sembra – ha detto – che i terroristi stiano prendendo di mira ogni luogo possibile, non importa cosa sia. La cosa principale per loro è uccidere quanti più iracheni si può e far vivere la gente nella paura”.

Gran parte degli attacchi di oggi sono stati condotti con autobombe in aree a maggioranza sciita. Nessuno ha rivendicato le azioni, ma sembra che ci sia la mano della branca locale di al-Qaeda. Le esplosioni sono iniziate con un’autobomba nelle prime ore delle mattina nell’area industriale di Kut, che ha provocato la morte di sei persone e il ferimento di altre 15. Quindi un altro ordigno simile è esploso fuori dalla città, colpendo lavoratori edili. In questo caso cinque persone sono morte e 12 sono rimaste ferite. A Bassora, nel sud dell’Iran, un’autobomba è esplosa in una strada trafficata. E quando i soccorritori e la polizia sono accorsi sulla scena, è saltato in aria un secondo ordigno, uccidendo sei persone. Circa un’ora dopo, automobili parcheggiate sono esplose in due quartieri di Nassiria, a 320 chilometri a sudest di Baghdad, uccidendo due persone e ferendone altre 19.

Nella città santa di Najaf, a 160 chilometri a sud della capitale, un ordigno ha colpito un mercato, causando otto morti e 28 feriti. Altri attentati che hanno provocato sette morti si sono verificati nelle città di Hillah, Mahmoudiya e Madain, a sud di Baghdad. Nella città settentrionale di Tuz Khormato, una bomba ha colpito una pattuglia della polizia, uccidendo due agenti. Infine, una sparatoria è scoppiata nella città di Mosul, nel nord. Qui uomini armati hanno attaccato la polizia di guardia a un tratto di oleodotto, uccidendo quattro persone e ferendone cinque.

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