Ankara (Turchia), 11 giu. (LaPresse/AP) – Nuovi scontri a piazza Taksim, a Istanbul. Dopo il blitz di stamattina della polizia, in cui gli agenti sono anche entrati a Gezi Park, gli agenti in tenuta antisommossa sono intervenuti nuovamente nella piazza intorno alle 20.20 ora locale, usando gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro i manifestanti che si erano radunati a partire dalle 19. L’emittente Cnn Türk riferisce di alcuni feriti e sul posto sono state inviate delle ambulanze.
Nel blitzt di stamattina in cui sono rimaste ferite diverse persone, 300 secondo un volontario dell’infermeria allestita a Gezi Park. Diverso il bilancio dell’Associazione dei medici turca, che ha fatto sapere che i dimostranti feriti oggi a Istanbul sono centinaia, cinque dei quali in condizioni critiche. Stamattina la polizia era anche entrata all’interno del parco, dove si era confrontata per circa 10 minuti con i manifestanti che campeggiavano nell’area. Il governatore di Istanbul aveva detto che l’obiettivo delle forze dell’ordine non era di sgomberare la piazza ma solo rimuovere dalla statua di Ataturk e dal palazzo del Centro culturale di Ataturk gli striscioni appesi dai dimostranti.
Intanto il premier Recep Tayyip Erdogan continua a mostrare il pugno duro. Parlando ad Ankara ha dichiarato: “A quanti vogliono continuare (a protestare, ndr) con questi incidenti, dico: E’ finita. Ora non avremo più tolleranza”. Oggi è il 12° giorno di proteste antigovernative nel Paese. Le manifestazioni sono cominciate a Istanbul il 27 maggio per impedire l’abbattimento di 600 alberi di Gezi Park previsto dal progetto di riammodernamento di piazza Taksim. Dopo un violento intervento della polizia per disperdere il sit-in con lacrimogeni e cannoni ad acqua, tuttavia, il 31 maggio, le proteste si sono trasformate in cortei contro il governo e si sono estese gradualmente a 78 città del Paese. Tra le principali, Ankara e Smirne.
In mattinata intanto sono stati arrestati oltre 50 avvocati durante una protesta che si è tenuta al tribunale Caglayan a sostegno dei manifestanti di piazza Taksim. A riferirlo è il quotidiano turco Hurriyet, che cita come fonte l’Associazione professionale degli avvocati di Ankara. Il giornale spiega che nella Corte è intervenuta un’unità delle forze speciali, che ha portato a cadere un certo numero di avvocati, ma non è chiaro in che modo. Circa 100 legali sono ora in attesa davanti alla stazione di polizia e chiedono il rilascio dei colleghi. Si tratta della terza protesta del genere da parte degli avvocati a sostegno dei manifestanti di Gezi Park.
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