Kabul (Afghanistan), 10 giu. (LaPresse/AP) – Almeno sette insorti talebani armati sono stati uccisi nei pressi dell’aeroporto di Kabul, dopo aver tentato un attacco alla sede della Nato nello scalo con granate rpg, fucili d’assalto e almeno una potente bomba. Le forze di sicurezza hanno risposto e, dopo una battaglia di alcune ore, hanno ucciso tutto il commando. Intanto, il portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, ha rivendicato la responsabilità dell’azione, spiegando che l’obiettivo era proprio la Nato.
Il tutto è iniziato alle 4.30 ora locale (le 2.30 in Italia) quando nell’area vicino all’aeroporto è stato sentita una forte esplosione, dopo la quale gli assalitori hanno occupato uno o due edifici in costruzione nell’ala occidentale dello scalo, sparando alla struttura che ospita militari. Da qui è iniziata la battaglia. “In alcuni momenti – spiega il portavoce della polizia di Kabul, Hashmat Stanikzai – sparavano da un edificio, altre volte da un altro. Il complesso è stato circondato da forze di sicurezza afghane, che hanno dovuto fare attenzione perché si tratta di un’area residenziale”. Sia polizia sia soldati hanno partecipato allo scontro a fuoco, come conferma il generale dell’esercito Murad Ali Murad.
In seguito all’attacco, l’aeroporto è rimasto chiuso a tutto il traffico aereo civile. Non è chiaro se siano rimaste danneggiate delle strutture. “Il loro obiettivo – spiega il portavoce del ministero dell’Interno Sediq Sediqi – non era chiaro perché erano lontani dall’aeroporto. Abbiamo un sacco di installazioni in quell’area. Sembrava che volessero colpire tutto ciò che potevano”. Nell’attacco, aggiunge il portavoce, sono rimasti feriti due civili. A confermare che gli assalitori erano sette è il vice capo della polizia, Dawood Amin, il quale spiega che due insorti hanno fatto saltare le proprie cinture esplosive, mentre cinque sono stati colpiti a morte dalle forze di sicurezza.