Roma, 9 giu. (LaPresse) – Ucciso a sangue freddo perché blasfemo. La vittima è un ragazzino di 15 anni, ucciso dai ribelli siriani ad Aleppo, nel quartiere di Sha’ar. Lo riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sulla sua pagina Facebook, spiegando che i militanti islamici hanno arrestato il ragazzo ieri notte attorno alle 22, nell’area di Sad al-Lawz, a Sha’ar, accusandolo di aver detto frasi blasfeme durante un litigio sul posto di lavoro. Alcune ore dopo l’arresto, i ribelli hanno riportato nell’area il 15enne che aveva sul corpo evidenti segni di tortura e pestaggi. Il gruppo ha annunciato pubblicamente l’apostasia e ha sparato due volte al ragazzo con un fucile automatico, di fronte a un gruppo di persone, tra cui anche la madre e il padre del giovane. Secondo quanto riporta ancora l’Osservatorio, un colpo lo ha raggiunto alla testa e uno al collo.