Brasile, Commissione verità: Sì processi, legge internazionale prevale

Brasilia (Brasile), 21 mag. (LaPresse/AP) – Il personale civile e militare che sarà riconosciuto colpevole di tortura dalla Commissione verità che in Brasile indaga sugli anni della dittatura militare sarà portato davanti alla giustizia internazionale. Lo ha dichiarato la coordinatrice della Commissione voluta dalla presidente Dilma Rousseff, Rosa Cardoso. Ha spiegato che i responsabili potranno essere processati dalla Corte interamericana dei diritti umani con sede in Costa Rica, perché “non ci sono statuti di limitazioni per i crimini commessi contro l’umanità. Le amnistie non sono valide secondo la legge internazionale”. La Legge d’amnistia, entrata in vigore in Brasile il 28 agosto del 1979, evita ai responsabili di torture, esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate e stupri commessi durante il regime militare dal 1964 al 1985 di essere portati davanti alla giustizia.