Germania, processo a neo-nazisti: respinta mozione ricusazione giudice

Berlino (Germania), 10 mag. (LaPresse/AP) – Il tribunale di Monaco di Baviera ha respinto la richiesta di ricusazione del giudice Manfred Goetzl, che presiede la giuria nel processo alla cellula neo-nazista Nationalsozialistischer Untergrund (Nsu), accusata dei cosiddetti ‘omicidi del kebab’. Lo riferisce l’agenzia di stampa tedesca dpa. A presentare la richiesta di ricusazione erano stati i legali di Beate Zschaepe, la principale imputata nel processo, che avevano sollevato dubbi sulla neutralità del giudice.

Il processo si è aperto a Monaco lo scorso 6 maggio ed era stato aggiornato al 14 maggio proprio in attesa della decisione sull’istanza di ricusazione. La cellula neo-nazista è ritenuta responsabile di una serie di uccisioni compiute fra il 2000 e il 2007, le cui vittime erano soprattutto immigrati. Il gruppo è stato scoperto però solo a novembre del 2011, sollevando così dubbi sulla capacità delle autorità tedesche di evitare reati del genere.

Tre erano i membri principali del gruppo: la fondatrice del gruppo Beate Zschaepe, 38 anni, che è l’unica ancora in vita e la principale imputata al processo; Uwe Boehnhardt di 34 anni e Uwe Mundlos di 38 anni. Questi ultimi due, complici della Zschaepe, sono stati trovati morti a novembre del 2011 in un apparente omicidio-suicidio.

Alla sbarra ci sono anche quattro uomini, accusati di avere fornito assistenza al gruppo neo-nazista in vario modo. Si tratta di: Ralf Wohlleben, 38 anni, e Carsten Schultze, 33, entrambi accusati di avere fornito alla cellula Nsu le armi e i silenziatori usati in nove degli omicidi; Andre Eminger, 33 anni, accusato di complicità per due rapine in banca e un attacco bomba del 2001 nella città vecchia di Colonia; infine Holger Gerlach, 39 anni, su cui pendono tre capi di imputazione per sostegno a un’organizzazione terroristica.