Usa, protestò in complesso nucleare: condannata suora di 83 anni

Knoxville (Tennessee, Usa), 9 mag. (LaPresse/AP) – Una suora cattolica di 83 anni e due manifestanti sono stati condannati per il reato di interferenza con la sicurezza nazionale, per aver fatto irruzione in un deposito di uranio negli Stati Uniti a Oak Ridge, in Tennessee. Il verdetto è stato emesso dalla giuria dopo due ore e mezza di discussione. I fatti risalgono al giugno 2012, quando i tre passarono due ore nel complesso (Y-12 National Security Complex), dove vengono costruite, controllate e smantellate parti di armi nucleari di tutti gli Stati Uniti. Il trio ha superato le recinzioni di sicurezza, mostrato cartelli, isolato un’area con il tipico nastro della scena del crimine.

Gli imputati, la suora Megan Rice e gli altri manifestanti, Michael Walli e Greg Boertje-Obed, hanno fatto saper nel corso del processo di non aver rimorso per le loro azioni. Gli avvocati della difesa nelle argomentazioni finali hanno sostenuto che i procuratori abbiano calcato la mano sulle accuse a causa dell’imbarazzo causato dall’episodio. Più combattiva la suora che, durante la testimonianza, ha commentato: “Il mio rimorso è che ho aspettato settant’anni”. La Rice ha inoltre detto di non essersi sentita in dovere di chiedere al suo vescovo di riferimento il permesso per agire. “Sono stata responsabile di molte scortesie nella mia vita”, ha quindi aggiunto.

Dal canto suo Boertje-Obed ha spiegato perché durante l’azione il gruppo abbia spruzzato con biberon pieni di sangue umano all’esterno della struttura. “La ragione dei biberon – ha detto – era rappresentare che con questi armi si sparge il sangue dei bambini”.