Washington (Usa), 17 apr. (LaPresse/AP) – Una lettera con una sostanza sospetta è stata inviata al presidente degli Stati Uniti Barack Obama e i test preliminari mostrano che conteneva ricina, un veleno potenzialmente mortale. Si tratta dello stesso veleno al quale è risultata positiva una missiva indirizzata ieri al senatore repubblicano Roger Wicker. L’Fbi ha fatto sapere che le due lettere sospette sono legate fra loro ma non sembrano avere alcun collegamento con l’attentato alla maratona di Boston. Intanto si sono susseguite nel corso della giornata notizie di lettere e pacchi sospetti indirizzati agli uffici di diversi senatori e la Capitol Police ha fermato un uomo che ha consegnato almeno due pacchi sospetti in diverse sedi del Senato. Gli Usa sembrano dunque rivivere l’incubo antrace, nel quale piombarono nel 2001 dopo gli attacchi alle Torri gemelle.
LETTERE AL VELENO A OBAMA E SENATORE GOP. È possibile che dietro alle missive a Obama e Wicker ci sia un’unica mano. In un bollettino dell’Fbi ottenuto da Associated Press, si legge che entrambe le lettere avevano timbro postale di Memphis, in Tennessee, ed erano datate 8 aprile, dunque prima dell’attacco di lunedì a Boston. Tutte e due le buste contenevano lo stesso testo e avevano la stessa firma. “Vedere qualcosa di sbagliato e non denunciarlo significa diventare un tacito complice del suo proseguimento”, si legge nelle missive. Entrambe le lettere sono firmate come segue: “Sono KC e ho approvato questo messaggio”. La dicitura ‘approvo questo messaggio’ viene usata di solito dai candidati al termine degli spot politici.
BUSTE FERMATE IN CENTRI SMISTAMENTO. Entrambe le buste, a Obama e Wicker, sono state intercettate in strutture di smistamento della posta, prima che raggiungessero le sedi principali di Senato e Casa Bianca. L’Fbi precisa inoltre che sta portando avanti le indagini per risalire a chi abbia le abbia inviate. A intercettare la lettera indirizzata a Obama è stato ieri il Secret Service, l’agenzia che si occupa di proteggere la famiglia presidenziale; alle indagini lavorano, oltre al Secret Service, anche l’Fbi a la U.S. Capitol Police. Dai test preliminari le buste sono risultate positive alla ricina, ma l’Fbi fa sapere che le analisi proseguono perché i primi test potrebbero dare risultati falsati. Il Centers for Disease Control and Prevention spiega che per rilevare la presenza di ricina ci sono due tipi di test: uno rapido che dura tra sei e otto ore e un altro più completo, il test per la ricina tossica, che dura circa 48 ore.
PACCHI SOSPETTI IN SENATO: UN FERMATO. Intanto in diversi edifici del Senato sono stati trovati almeno tre pacchi sospetti, anche se la Capitol police non ha precisato quale fosse il contenuto. Due dei pacchi sono stati recapitati negli uffici di due senatori, uno dei quali è il repubblicano dell’Alabama Richard Shelby; il terzo pacco sospetto è stato trovato invece in un atrio al primo piano di una delle sedi del senato. La Capitol police ha fermato l’uomo che ha recapitato almeno due dei pacchi e lo ha interrogato. Inoltre per ragioni di sicurezza è stato impedito per un breve periodo di tempo l’accesso ad alcune parti degli edifici coinvolti.
DISAGI PER ATTIVITA’ CONGRESSO. La notizia del ritrovamento dei pacchi sospetti ha provocato preoccupazioni. La polizia ha recintato la sala dove si stava tenendo un’audizione del segretario alla Difesa Chuck Hagel e del generale Martin Dempsey, il capo dello Stato maggiore congiunto. Ai membri dello staff è stato consigliato di mantenersi lontani da alcune parti del Campidoglio mentre la polizia effettuava i necessari controlli di sicurezza, ma dopo circa due ore gli agenti hanno segnalato che la situazione era sotto controllo e deputati e personale sono tornati al lavoro, seppur sotto osservazione.
LETTERE SOSPETTE ANCHE A PHOENIX E IN MICHIGAN. Notizie di lettere sospette giungono anche da Arizona e Michigan. Due missive sospette sarebbero state inviate nell’ufficio del senatore repubblicano Jeff Flake a Phoenix, in Arizona appunto. Agenti in tute ignifughe sono stati visti davanti all’edificio, che si trova proprio dal lato opposto della strada rispetto all’ufficio del senatore repubblicano John McCain. Un portavoce di McCain ha riferito che la polizia ha chiesto al personale di non aprire nessun pacco né lettera mentre è in corso l’indagine. Inoltre pare che una lettera sospetta sia stata recapitata nell’ufficio regionale del senatore Carl Levin a Saginaw, nel Michigan. A farlo sapere è stato lo stesso Levin, raccontando che un suo consigliere ha ricevuto oggi la lettera, ma non l’ha aperta. Le autorità sono state allertate e stanno indagando. Il senatore democratico ha precisato che lui e il suo personale non sanno se la lettera costituisse una minaccia.
RITORNA L’INCUBO ANTRACE. Le notizie di lettere al veleno rievocano agli Stati Uniti i ricordi del post 11 settembre del 2001, quando dopo gli attacchi terroristici alle Torri gemelle seguirono una serie di lettere all’antrace inviate in uffici postali, redazioni e uffici del Congresso. Allora morirono cinque persone e 17 si ammalarono. L’Fbi attribuì la responsabilità di quegli attacchi a uno scienziato del governo che poi si suicidò nel 2008. Parlando a un’audizione alla Camera, il direttore generale delle poste, Patrick Donahoe, ha detto che ci sono timori legati alla ricina dal caso antrace del 2001 e ha assicurato comunque che sono in vigore procedure specifiche per proteggere gli impiegati postali e gli uffici governativi.
NESSUN LEGAME CON ATTENTATO BOSTON. Gli allarmi per pacchi sospetti giungono in un momento in cui la tensione è alle stelle negli Stati Uniti, dopo l’attentato di lunedì alla maratona di Boston. Due ordigni sono esplosi in prossimità del traguardo provocando tre morti e il ferimento di oltre 170 persone, a molte delle quali sono stati amputati arti. È giallo intanto sull’arresto di un sospetto in relazione all’attacco. Fonti ufficiali riferiscono dell’arresto, ma Fbi e polizia hanno smentito la notizia.