Mogadiscio (Somalia), 14 apr. (LaPresse/AP) – Un gruppo di uomini armati ha attaccato l’edificio della Corte suprema di Mogadiscio, in Somalia, sparando e causando due esplosioni. Secondo le forze di polizia, in totale sarebbero almeno 16 le vittime, tra cui nove militanti,l ma il bilancio potrebbe crescere anche perché molti civili sono stati sequestrati nel complesso. Si tratta dell’attacco più grave nella capitale da quando i militanti di al-Shabab sono stati cacciati nell’agosto 2011.
LA DINAMICA. Secondo il racconto di testimoni, il gruppo armato ha fatto irruzione nell’edificio intorno alle 12.30 locali, le 11.30 italiane. I militanti hanno provocato una prima esplosione nel tribunale, poi dopo alcuni minuti è stato udito un secondo scoppio. Gli uomini sono anche saliti sul tetto dell’edificio, da cui hanno iniziato a sparare dando il via a un lungo scontro a fuoco con le forze di sicurezza, quindi hanno preso degli ostaggi. Circa due ore dopo l’inizio dell’incubo, alcuni sopravvisuti sono riusciti a uscire dal complesso. I primi sopravvissuti usciti dall’edificio hanno raccontato di essersi nascosti in stanze interne per sfuggire ai militanti. “Non mi sarei mai aspettata di riuscire a venirne fuori viva”, ha commentato Halima Geddi.
STRAGE DI CIVILI. Il ministro dell’Interno somalo, Abdikarim Hussein Guled, attorno alle 15, ha annunciato che tutti i militanti erano morti. Sei per essersi fatti esplodere, tre uccisi dalle forze di sicurezza. Secondo il principale rappresentante dell’Onu in Somalia, Augustine P. Mahiga, il numero delle vittime non è chiaro, ma le notizie disponibili indicano che “molti civili sono stati uccisi, tra cui donne e almeno un bambino”.
AL-SHABAB RIVENDICA. Intanto, ad alcune ore dalla fine dell’azione, il gruppo al-Shabab ha rivendicato l’attacco via Twitter. Un post indica che cinque militanti della brigata del Martirio hanno preso parte all’azione. Al momento dell’assalto la Corte era impegnata in una sessione e l’obiettivo potrebbe essere stato il giudice capo.
PRESIDENTE: TERRORISTI NON IMPEDIRANNO PACE. il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud ha commentato l’attacco con parole dure. “Voglio che i terroristi sappiano che il nostro Paese, la Somalia, si sta muovendo e continuerà a farlo. Alcuni disperati terroristi – ha affermato – non le potranno impedire di raggiungere il nobile obiettivo della pace e della stabilità”.