Miami (Florida, Usa), 13 apr. (LaPresse/AP) – Scontri sono scoppiati al carcere di Guantanamo, dopo che le guardie hanno provato a spostare i detenuti in sciopero della fame da celle comuni a singole. Lo riferisce l’esercito Usa, secondo cui i detenuti avrebbero coperto telecamere di sorveglianza, finestre e pareti divisorie, per impedire alle guardie di monitorare e osservare le persone che da oltre due mesi hanno intrapreso lo sciopero della fame. Nel carcere i detenuti sono in totale 166. In una nota, l’esercito Usa specifica che i prigionieri hanno utilizzato armi improvvisate per opporsi al trasferimento, costringendo le guardie a sparare quattro colpi di avvertimento. Nessuno è rimasto ferito in modo serio. L’esercito garantisce che il personale medico ha effettuato controlli su ogni singolo detenuto.
Gli avvocati dei detenuti hanno denunciato l’azione delle guardie, sostenendo che il comando della prigione avrebbe dovuto cercare di negoziare la fine dello sciopero, che i prigionieri hanno iniziato a febbraio per protestare contro le detenzioni a tempo indefinito e le ispezioni nelle proprie copie del Corano. “Questo – ha commentato Carlos Warner, difensore pubblico dell’Ohio – è esattamente l’opposto di ciò che dovrebbero fare. Invece, i militari stanno aggravando il conflitto”. Secondo gli avvocati, la maggior parte dei 166 i prigionieri detenuti nel carcere sono in sciopero della fame, mentre l’esercito sostiene che, fino a ieri, fossero 43 le persone che hanno intrapreso questo tipo di protesta.