Bruxelles (Belgio), 2 apr. (LaPresse/AP) – “Oggi è una giornata storica, un momento decisivo per il Kosovo e per la regione”. Queste le parole del primo ministro kosovaro Hashim Thaci, prima di iniziare l’ottavo round di colloqui con l’omologo serbo Ivica Dacic a Bruxelles. Secondo un funzionario dell’Unione europea, le discussioni tra i due leader hanno raggiunto una “fase decisiva” e verteranno sulla questione dello status del nord del Kosovo. Il funzionario ha parlato a condizione di anonimato perché non autorizzato a diffondere dettagli sui negoziati. Un portavoce del governo kosovaro ha fatto sapere che i colloqui potrebbero protrarsi fino a domani. Nel nord del Kosovo vivono circa 50mila serbi, che si rifiutano di riconoscere l’autorità del governo di Pristina. La comunità locale ha creato nella regione cosiddette istituzioni parallele, tra cui ospedali e scuole finanziate e sostenute da Belgrado.
Intanto la polizia kosovara ha fatto sapere che una bomba molotov è stata lanciata la notte scorsa negli uffici del leader serbo moderato Oliver Ivanovic nel nord del Paese. L’edificio era vuoto nel momento dell’attacco e nessuno è rimasto ferito. Ivanovic sostiene le rivendicazioni di Belgrado nei confronti del Kosovo, ma molti serbi radicali pensano che il politico potrebbe essere pronto a lavorare con le autorità albanesi di Pristina.