Peshawar (Pakistan), 2 apr. (LaPresse/AP) – Sette persone sono state uccise e altre quattro sono state prese in ostaggio in Pakistan, da un gruppo di uomini armati che hanno attaccato una centrale elettrica nella periferia di Peshawar. Lo rende noto l’ufficiale di polizia Granullah Khan, spiegando che l’attacco ha avuto luogo attorno alle 2 di notte. I militanti prima hanno ucciso due persone, portandone via con sé nove, dopo di che hanno ucciso cinque degli ostaggi durante la fuga. I corpi sono stati trovati a meno di un chilometro di distanza dalla stazione. Attualmente risultano disperse quattro persone. Tra le vittime, tre poliziotti e quattro lavoratori statali della centrale. I dispersi sono tutti dipendenti della stazione elettrica.
Il gruppo, spiegano le autorità, era armato con fucili d’assalto e granate rpg. La centrale attaccata si trova vicino a Khyber, parte della regione pakistana tribale semiautonoma al confine con l’Afghanistan. Essa fornisce energia a gran parte di Peshawar e, in seguito all’attacco e ai danni subiti dalla centrale, alcune parti della città sono rimaste prive di corrente elettrica.
Per ora non sono arrivate rivendicazioni per l’attacco, ma si pensa che dietro ci sia la mano dei talebani. L’esercito pakistano ha lanciato decine di operazioni contro di loro nell’area, ciononostante i militanti continuano a lanciare frequenti attacchi. Il gruppo di recente ha anche condotto attacchi nell’area di Khyber nota come Tirah Valley, che garantisce un più facile accesso alla zona di Peshawar. La maggiore preoccupazione del governo è che i militanti lancino nuove operazioni simili in vista delle elezioni parlamentari in programma l’11 maggio.