Parigi (Francia), 24 mar. (LaPresse/AP) – Il popolo del no alle nozze gay è sceso in piazza oggi a Parigi per esprimere la propria opposizione alla legalizzazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso in Francia. Sui partecipanti è guerra di cifre: per gli organizzatori al corteo c’erano oltre 1,2 milioni di persone, cioè più della manifestazione di gennaio, mentre la polizia parla di 300mila dimostranti. Durante la manifestazione ci sono stati scontri con la polizia, che ha usato i lacrimogeni, e due persone sono state arrestate. La legge sulle nozze gay, già approvata dalla Camera francese, passerà al vaglio del Senato il mese prossimo.
MANIFESTANTI DA TUTTA LA FRANCIA. Molti partecipanti sono arrivati da altre parti della Francia, giungendo nella capitale a bordo di pullman. Al corteo hanno partecipato soprattutto conservatori e cattolici, che si oppongono alla legalizzazione dei matrimoni gay. Erano presenti anche famiglie e bambini.
POLIZIA USA LACRIMOGENI. Le prime ore del corteo sono andate avanti in modo pacifico, ma a un certo punto circa 100 giovani hanno provato a spingere sui cordoni di polizia per entrare sugli Champs-Élysées, dove l’accesso ai manifestanti era stato vietato. Gli agenti in tenuta anti sommossa sono intervenuti usando lacrimogeni per respingere la folla. A quel punto altri manifestanti si sono uniti al primo gruppo per provare ad accedere agli Champs-Élysées, bloccando uno degli incroci chiave lungo la strada che porta al palazzo presidenziale, l’Eliseo. La polizia ha usato nuovamente i lacrimogeni, ma non è riuscita a impedire che i dimostranti entrassero nel viale. Fonti di polizia riferiscono che non ci sono stati feriti, ma due persone sono state arrestate.
NOZZE GAY APPROVATE DALLA CAMERA, ORA VOTO SENATO. La proposta di legge, denominata ‘matrimonio per tutti’, è stata approvata il mese scorso dalla Camera bassa del Parlamento francese, e il prossimo mese passerà al vaglio del Senato. In entrambe le Camere il partito socialista del presidente Francois Hollande e i suoi alleati hanno la maggioranza. I dimostranti gridavano ‘Hollande, dimissioni’ e poi hanno cantato l’inno nazionale francese.
LA PROPOSTA DI HOLLANDE E I CORTEI PRECEDENTI. La legalizzazione delle nozze gay è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Hollande, ma è un provvedimento controverso. Da quando il governo ha varato il disegno di legge, lo scorso 7 novembre, si sono susseguite manifestazioni a favore e contro matrimoni e adozioni da parte delle coppie omosessuali. Il 16 dicembre decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Parigi a sostegno del piano di Hollande; il 13 gennaio è stata invece la volta degli oppositori della legge, che lo scorso 12 febbraio è stata intanto approvata dall’Assemblea nazionale. I sondaggi mostrano che la maggior parte dei cittadini francesi è a favore della legalizzazione delle nozze gay, nonostante l’appoggio diminuisca quando entra in gioco l’educazione dei bambini.
Negli ultimi mesi sono stati adottati una serie di provvedimenti in favore dei matrimoni gay in diversi Paesi. Negli Stati Uniti i matrimoni fra persone dello stesso sesso sono stati approvati in tre Stati (Washington, Maine e Maryland) con referendum che si sono tenuti contestualmente alle elezioni presidenziali di novembre; in Spagna la Corte costituzionale ha dato il via libera alle nozze gay e in Francia, appunto, manca solo l’approvazione del Senato perché i matrimoni gay vengano legalizzati.