L’Avana (Cuba), 21 mar. (LaPresse/AP) – Il governo colombiano e i ribelli delle Farc hanno chiuso un nuovo round di colloqui di pace senza raggiungere un accordo sulla riforma agraria, il primo di sei punti in agenda che stanno venendo discussi all’Avana. Lo rende noto Humberto De La Calle, capo negoziatore del governo di Bogotà, spiegando che i colloqui riprenderanno il 2 aprile con la speranza di raggiungere in breve tempo un accordo almeno sul primo punto. Molti speravano che un’intesa venisse raggiunta prima della nuova pausa. “Il dialogo – ha tuttavia aggiunto De La Calle – sta andando avanti più o meno come ci aspettavamo”.
Positivi anche i rappresentanti dei ribelli. “Non ci saranno passi indietro. Continueremo ad andare sempre avanti in questo modo, avanzando lentamente se volete pensarla così, ma anche in modo insistente”, ha detto il comandante delle Farc Ivan Marquez, al secolo Luciano Marin Arango, che poi ha aggiunto: “Ovviamente, dobbiamo ancora risolvere i diversi punti di vista”. Secondo Marquez, in materia agraria, rimangono almeno cinque aree di disaccordo: le norme che limitano la dimensione delle proprietà agricole; la proprietà straniera di terreni agricoli; i limiti alla grandezza degli allevamenti di bestiame; la produzione su vasta scala di prodotti utilizzati per l’energia invece che per il cibo; le attività minerarie. Tuttavia, il comandante prevede che le differenze potranno essere limate “nei prossimi confronti”.
Oltre alla questione agraria, rimangono altri cinque grandi temi da affrontare per giungere all’accordo di pace: la partecipazione politica; il narcotraffico; la fine delle ostilità; i risarcimenti per le vittime del conflitto; un piano per far entrare in vigore l’accordo. Il governo guidato da Juan Manuel Santos e le Farc hanno avviato i colloqui di pace nella capitale cubana alla fine del 2012, dopo un primo round a Oslo, in Norvegia. Il presidente colombiano ha fatto sapere di sperare che i colloqui possano produrre un risultato concreto entro novembre.
Il confronto, ha specificato De La Calle, non includerà argomenti che non sono inclusi nell’agenda. La Farc avevano proposto di aggiungere temi come la demilitarizzazione delle campagne, l’imposizione di tasse sulle compagnie energetiche minerarie e la rinegoziazione del debito estero della Colombia. De La Calle ha confermato che questi argomenti non sono sul tavolo dei negoziati.