Baghdad (Iraq), 20 mar. (LaPresse/AP) – Nel giorno del decimo anniversario dell’invasione dell’Iraq guidata dagli Stati Uniti, il gruppo ‘Stato islamico dell’Iraq’ affiliato ad al-Qaeda ha rivendicato l’ondata di attacchi compiuta ieri in tutto il Paese, che ha provocato 65 morti. In una nota pubblicata su un sito dei militanti, il gruppo afferma che gli attentati costituiscono una vendetta contro “le esecuzioni e i massacri” dei prigionieri sunniti detenuti nelle carceri irachene. I militanti nel loro comunicato avvertono inoltre il governo sciita di Baghdad di interrompere le esecuzioni di manifestanti sunniti, altrimenti dovrà “attendersi altri pessimi eventi e bagni di sangue”.
Intanto oggi un nuovo attacco a Baghdad. Un’autobomba è esplosa nel quartiere orientale di Zayona, provocando la morte di due civili e il ferimento di altri quattro. La vettura esplosa era parcheggiata ed è stata fatta detonare nell’ora di punta.