New York (New York, Usa), 8 mar. (LaPresse/AP) – “Mentre commemoriamo la Giornata della donna, dobbiamo pensare all’ultimo anno, in cui sono stati commessi reati e violenze scioccanti contro donne e ragazze. Dobbiamo chiederci come inaugurare un futuro migliore”. Così il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, in un messaggio diffuso in occasione della festa dell’8 marzo. “Quest’anno nella Giornata internazionale della donna trasformiamo la nostra rabbia in azione. Dichiariamo che perseguiremo i responsabili dei reati contro le donne e che non permetteremo mai che le donne siano punite per gli abusi di cui sono rimaste vittime”.
La sua dichiarazione prosegue: “Rinnoviamo il nostro impegno a lottare contro questa minaccia globale alla salute, ovunque essa possa nascondersi: a casa, al lavoro, in zone di guerra e in Paesi tranquilli, e infine nelle menti delle persone che permettono alle violenze di continuare”. Il segretario generale ha inoltre fatto “una promessa speciale alle donne che vivono in situazioni di conflitto, dove le violenze sessuali diventano troppo spesso uno strumento di guerra mirato a umiliare il nemico distruggendo la loro dignità”.
Ban Ki-moon ha assicurato che “le Nazioni unite sono vicine a queste donne” e ha insistito che “il benessere di tutte le vittime di reati sessuali debba essere al centro delle attività” dell’Onu. Ha infine ricordato la campagna UNiTE to End Violence against Women, mirata a porre fine alle violenze di genere, e ha notato che questa settimana è in corso a New York la conferenza della Commissione dell’Onu sullo statuto delle donne, incentrata sulla questione delle violenze. “Ringrazio tutti i governi, i gruppi e le persone che hanno contribuito alla nostra campagna – ha detto Ban – e chiedo a tutti di unirsi ai nostri sforzi”.