N’Djamena (Ciad), 2 mar. (LaPresse/AP) – Le truppe del Ciad, impegnate nel nord del Mali, rivendicano l’uccisione di Moktar Belmoktar. Il terrorista, nome come ‘il guercio’, è ritenuto il responsabile dell’attacco all’impianto di estrazione di gas di In Amenas, in Algeria, dove a gennaio sono morti 35 lavoratori stranieri presi in ostaggio. A dare l’annuncio è stato il capo dell’esercito del Ciad, il generale Zakaria Ngobongue, ma la notizia non ha per ora la conferma di fonti militari francesi, che guidano l’offensiva in Mali.
“Le forze armate del Ciad in Mali – ha affermato Ngobongue, dando l’annuncio in televisione – hanno completamente distrutto una base utilizzata da jihadisti e narcotrafficanti nelle montagne di Adrar e Ifoghas. Il bilancio provvisorio è quanto segue: diversi terroristi uccisi, tra cui Moktar Belmoktar”. Solo ieri, il presidente del Ciad aveva annunciato che l’esercito del Paese africano aveva ucciso, sempre in Mali, Abou Zeid, figura di spicco di al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi).
Tuttavia, sorgono dubbi sulla veridicità delle affermazioni. Ufficiali del Mali con base a Kidal sostengono che il Ciad stia cercando in realtà di vantare importanti risultati sul terreno per giustificare le significative perdite sofferte negli ultimi giorni. “In queste ultime settimane – ha commentato un ufficiale, che ha chiesto di rimanere anonimo – le truppe del Ciad hanno perso un significativo numero di soldati. (Rivendicare la morte del terrorista, ndr) è un modo per dare una qualche importanza al loro intervento in Mali”. Nessuna conferma nemmeno da Parigi. Il portavoce dell’esercito francese, il colonnello Thierry Burkhard, fa sapere di “non avere informazioni” sulla possibilità che Belmoktar sia effettivamente stato ucciso, mentre il ministero degli Esteri francese si rifiuta di commentare.