Pretoria (Sudafrica), 21 feb. (LaPresse/AP) – Il principale accusatore di Oscar Pistorius, il detective Hilton Botha, è a sua volta accusato di sette tentativi di omicidio per avere sparato contro un minibus per provare a fermarlo nell’ottobre del 2011. È quanto ha riferito ad Associated Press il brigadiere di polizia Neville Malila, aggiungendo che Botha a maggio dovrà comparire in tribunale per rispondere di queste accuse con altri due poliziotti accusati insieme a lui. Sembra dunque vacillare l’accusa che sta portando avanti il caso Pistorius per omicidio premeditato. Ieri in tribunale il team dell’accusa ha subìto dei colpi con le rivelazioni di una serie di errori da parte della polizia e con l’ammissione dello stesso Botha che le autorità non hanno prove che possano smentire la tesi di Pistorius, cioè di avere ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp il giorno di San Valentino dopo averla erroneamente scambiata per un ladro.
LE ACCUSE A CARICO DI BOTHA. La procura non era al corrente delle accuse a carico del detective quando lo ha scelto per presentare in aula la tesi dell’accusa contro il rilascio su cauzione di Pistorius, ha fatto sapere la polizia. In un primo momento le accuse contro Botha e gli altri due agenti per la sparatoria del 2011 erano state accantonate, ma successivamente sono state ripristinate, e questa situazione la polizia l’avrebbe appresa solo ieri, cioè lo stesso giorno in cui Botha è apparso in tribunale per l’udienza sul caso di Pistorius. La polizia è in attesa di dettagli da parte della procura sul caso Botha.
BOTHA RISCHIA RIMOZIONE DA INDAGINI. Non è chiaro che impatto possa avere la notizia sul caso Pistorius, ha spiegato Medupe Simasiku, portavoce dei procuratori. “Gli accusatori di Pistorius non erano al corrente di quelle accuse (contro Botha ndr.), stiamo raccogliendo informazioni in modo da ottenere dettagli. Dopo questo possiamo intraprendere azioni e valutare se rimuoverlo dalle indagini o farlo rimanere”, ha spiegato Simasiku della National Prosecution Agency.
GLI ERRORI DELL’ACCUSA NEL CASO PISTORIUS. Botha è un veterano della polizia con 24 anni di servizio alle spalle, di cui 16 come investigatore. La sua testimonianza di ieri in aula, tuttavia, è stata spesso confusa. In primo luogo ha ammesso che la polizia ha lasciato sul luogo del delitto, nel bagno di casa Pistorius, un proiettile della 9 mm utilizzata per l’omicidio di Reeva Steenkamp. In secondo luogo ha riconosciuto di avere lui stesso camminato sulla scena del crimine senza le coperture protettive alle scarpe, e quindi contaminando potenzialmente eventuali prove. Oltre a questo, Botha ha ammesso in tribunale che la polizia ha perso le tracce di alcune munizioni illegali ritrovate all’interno dell’abitazione. Infine l’accusa ha detto in aula che la polizia ha trovato nella stanza da letto di Pistorius scatole di testosterone e aghi, ma successivamente lo stesso Botha ha ammesso di non essere sicuro di quale fosse esattamente la sostanza. L’accusa ha riconosciuto infatti che non sono ancora stati completati i test sulle sostanze ritrovate, che secondo la difesa sarebbero solo rimedi a base di erbe. Le autorità stanno usando “ogni pezzo di prova per provare a tirarne fuori la connotazione più negativa possibile e presentarla alla Corte”, sostiene l’avvocato difensore di Pistorius, Barry Roux.