Hyderabad (India), 21 feb. (LaPresse/AP) – Almeno 12 persone sono morte a causa di due esplosioni che si sono verificate a Hyderabad, città nel sud dell’India, dove vivono circa 10 milioni di abitanti, sia indù che musulmani. La prima deflagrazione è avvenuta all’esterno di un cinema del quartiere di Dilsukh Nagar, intorno alle 19 ora locale (le 14.30 in Italia), mentre l’altra alla fermata di un autobus a circa 150 metri di distanza, dopo circa due minuti.
Il ministro dell’Interno, Sushilkumar Shinde, ha spiegato che ad esplodere sono state bombe attaccate a due biciclette. Quando gli è stato chiesto se la polizia ha già individuato dei sospetti, il ministro ha risposto: “Dobbiamo indagare”. Intanto il premier Manmohan Singh ha chiesto ai cittadini di mantenere la calma. “È stato un attacco ignobile – ha dichiarato – e i responsabili non eviteranno la pena”. “L’obiettivo di questo attentato – ha invece commentato Kiran Kumar Reddy, a capo del governo dello Stato – è disturbare la vita pacifica di tutte le comunità di Andhra Pradesh”. L’ultimo grave attentato che aveva colpito l’India risale al settembre 2011, quando 13 persone morirono in un’esplosione davanti alla sede dell’Alta corte di Nuova Delhi.