Base aerea Vandenberg (California, Usa), 11 feb. (LaPresse/AP) – Il nuovo satellite Landsat, decollato oggi a bordo di un razzo Atlas V dalla California, è entrato in orbita poco dopo le 11.30 locali, le 20.30 in Italia, iniziando la sua missione per documentare i cambiamenti nelle risorse naturali della Terra. Il centro di controllo della missione ha seguito secondo per secondo la rotta del razzo e i suoi operatori hanno festeggiato quando il vettore ha rilasciato in orbita il satellite. La missione, del costo di 855 milioni di dollari, prosegue un progetto iniziato nel 1972, mirato a tenere d’occhio dallo spazio i ghiacciai, le foreste e le coste della Terra. Dal lancio del primo satellite Landsat, gli scienziati hanno potuto seguire da vicino diversi eventi storici, come ad esempio l’esplosione del monte St. Helens del 1980 e il disastro nucleare di Chernobyl del 1986.
Nel corso degli anni i satelliti Landsat hanno anche monitorato le condizioni di siccità, la produzione dei raccolti, il calo nell’estensione dei ghiacciai e gli effetti dell’inurbamento. Il nuovo Landsat è una versione potenziata dei precedenti che, orbitando a un’altitudine di 708 chilometri, ruoterà intorno alla Terra 14 volte al giorno scattando centinaia di foto che verranno trasmesse a terra in stazioni che hanno sede in Sud Dakota, in Alaska e in Norvegia. Al termine di una serie di controlli che dureranno tre mesi, le operazioni di controllo del satellite passeranno all’Istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs), che renderà pubblici i dati e le immagini su internet.