Israele, militari fermano fotografo AP, testimoni: Ha subito violenze

Gerusalemme (Israele), 10 feb. (LaPresse/AP) – Le truppe israeliane hanno arrestato un fotografo di Associated Press nei disordini del fine settimana in Cisgiordania, ammanettandolo e constringendolo a sedersi in terra senza cibo, acqua e accesso ai servizi igienici per circa cinque ore, come riferito da tesimoni oculari. Il 46enne fotografo, Nasser Shiyoukhi, questo il suo nome, è stato rilasciato senza alcuna accusa pendente dopo essere stato fermato ieri.

Un filmato dell’accaduto mostra come Shiyoukhi stesse scattando foto a breve distanza dalle forze di sicurezza israeliane che affrontavano manifestanti palestinesi nella città di Yatta, quando è stato afferrato da dietro da un militare. Il fotografo ha tentato di liberarsi ma è stato tutto inutile. Altri giornalisti presenti, tra cui un cameraman tv palestinese, sono riusciti a filmare l’arresto senza essere a loro volta fermati. “Non avevano detto che si trattava di una zona chiusa”, ha spiegato Shiyoukhi. Secondo la difesa israeliana, invece, l’incidente è avvenuto in un’area che era stata dichiarata zona militare e chiusa, perché i palestinesi a loro dire stavano cercando di costruire un insediamento su un terreno vietato. “Alla stampa è stato chiesto di non spingersi oltre un certo perimetro”, si legge in un comunicato militare.

John Daniszewski, vice presidente di AP e senior managing editor per le notizie internazionali, ha chiamato il governo per indagare sull’accaduto. “Non vediamo alcuna ragione – ha spiegato Daniszewski – per trattenere un fotografo correttamente accreditato che sta facendo il suo lavoro e, ancor di più, non possiamo scusare il duro trattamento da lui ricevuto durante il fermo”. La Foreign Press Association, che rappresenta le organizzazioni giornalistiche internazionali che operano in Israele e nei territori palestinesi, ha condannato la violenza e chiesto l’apertura di un’indagine ufficiale. “Questo è l’ultimo di una serie di incidenti – ha affermato – che coinvolgono tattiche oppressive contro i giornalisti che stavano semplicemente cercando di fare il loro lavoro”. Secondo l’associazione Israele avrebbe usato la forza inutilmente contro i giornalisti in almeno altre dieci occasioni nel corso del 2012.