Pakistan, bomba nel nordovest: morti 2 lavoratori campagna anti-polio

Parachinar (Pakistan), 31 gen. (LaPresse/AP) – Una bomba che si trovava sul ciglio della strada è esplosa in Pakistan uccidendo due uomini che lavoravano alla campagna di vaccinazione anti poliomielite, sostenuta dall’Onu. Il fatto è avvenuto nel nordovest del Pakistan, vicino al confine con l’Afghanistan, e a riferirlo è l’amministrazione locale. Le vittime stavano andando nel villaggio di Malikhel per procedere alle vaccinazioni di bambini, quando l’esplosione di un ordigno ha investito la loro motocicletta nella regione tribale di Kurram, roccaforte dei militanti. Non è chiaro se i due fossero l’obiettivo dell’attentato, ma si tratta del terzo attacco di questa settimana in Pakistan contro persone che lavorano alla campagna di vaccinazione anti-polio.

SOSPETTI SUGLI ISLAMISTI. Gli attentati non sono stati rivendicati, ma i sospetti ricadono sui militanti islamici, che si oppongono al programma perché accusano i lavoratori del settore sanitario di essere spie degli Stati Uniti e sostengono che il vaccino sia mirato a rendere sterili i bambini musulmani.

I PRECEDENTI. I due precedenti attacchi della settimana risalgono a martedì. Nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, e precisamente nel villaggio di Gullu Dheri, uomini armati hanno sparato da una moto uccidendo un poliziotto che proteggeva una squadra anti-polio; i membri del team sono rimasti invece illesi. Lo stesso giorno nel nordovest del Paese un uomo ha ferito un altro collaboratore della campagna di vaccinazione colpendolo con un’ascia. A dicembre scorso nove collaboratori del programma contro la poliomielite furono uccisi in attacchi simili in diverse parti del Paese, costringendo le autorità a sospendere le vaccinazioni nelle aree più a rischio. Allora anche l’Onu sospese le sue operazioni sul campo, che ha in parte ripreso successivamente.

POLIOMIELITE ENDEMICA. In Pakistan la poliomielite è endemica. A contrarre la malattia sono solitamente bambini che vivono in scarse condizioni igieniche. In base al conteggio delle Nazioni unite, nel 2012 nel Paese sono stati registrati 56 casi, in calo rispetto ai 190 dell’anno precedente. La maggior parte dei nuovi casi è stata registrata nel nordovest, dove la presenza dei militanti rende difficile raggiungere i bambini per le vaccinazioni.