Santiago (Cile), 28 gen. (LaPresse/AP) – “Spero di tornare questa settimana all’Avana per vedere il presidente. E tutti noi speriamo che, in accordo con i medici che lo stanno curando, il presidente possa tornare molto presto in Venezuela”. Così il presidente dell’Assemblea nazionale venezuelana, Diosdado Cabello, esprimendo in un’intervista televisiva trasmessa ieri il desiderio di fare visita a Hugo Chavez in convalescenza a Cuba.
CABELLO: OTTIMISTI SU SALUTE CHAVEZ. “Abbiamo speranza e quello che abbiamo visto l’ultima volta ci rende molto ottimisti”, ha aggiunto Cabello nell’intervista. Il presidente venezuelano non compare né parla in pubblico dai giorni precedenti l’operazione, alla quale si è sottoposto lo scorso 11 dicembre. Sabato il ministro dell’Informazione del Venezuela, Ernesto Villegas, ha annunciato che Chavez ha superato una grave infezione respiratoria contratta dopo l’ultimo intervento, ma che ancora ha “un certo livello di insufficienza respiratoria” e per questo ha iniziato dei trattamenti addizionali all’Avana.
AL VERTICE CELAC LETTERA FIRMATA DA CHAVEZ. Gli alleati di Chavez che gli hanno fatto visita a Cuba sono tornati in Venezuela con alcuni documenti firmati dallo stesso presidente e il ministro degli Esteri, Elias Jaua, ha raccontato anche di avere scherzato e riso con Chavez. Una lettera firmata dal leader venezuelano è stata portata dallo stesso Jaua in Cile al vertice del Celac, la Comunità degli Stati latinoamericani e dei Caraibi, a cui hanno partecipato anche alcuni leader europei. Il contenuto del messaggio non è stato ancora diffuso, ma Villegas ha dichiarato che la cosa importante è che su di esso “c’è la firma di Chavez”. La lettera del presidente, ha aggiunto Villegas, verrà letta oggi dal vice di Chavez, Nicolas Maduro, in occasione del passaggio di consegne per la presidenza del Celac dal presidente cileno Sebastian Pinera al cubano Raul Castro.
LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE. Il leader dell’opposizione, Henrique Capriles, ha però chiesto maggiori informazioni sulle condizioni di Chavez e per quale motivo non abbia parlato al Paese nemmeno in una telefonata trasmessa in televisione, come aveva invece fatto durante i precedenti periodi in ospedale. “Il governo sta mentendo senza vergogna sotto il vostro naso”, ha detto Capriles in un discorso ai suoi sostenitori. “Perché una persona che può firmare delle lettere, che può scherzare con i propri collaboratori non è in grado di parlare alla nazione? Qualcuno sta mentendo senza vergogna”, ha aggiunto. Cabello ha minimizzato su tali accuse, affermando nell’intervista che “in realtà quello che i nostri avversari vorrebbero sentire è che al presidente sia accaduta una tragedia”. “Questo è quello che vogliono sentire”, ha concluso.