Brasile, rogo in discoteca fa strage di giovani, 232 morti

Brasilia (Brasile), 27 gen. (LaPresse/AP) – E’ di 232 morti e 117 feriti il bilancio dell’incendio al nightclub ‘Kiss’ nel centro di Santa Maria, città del Brasile meridionale. La polizia locale ha infatti corretto l’iniziale bilancio di 245 morti. La maggior parte dei feriti sono stati intossicati dal fumo mentre assistevano allo spettacolo e otto sono in condizioni gravi. A provocare l’incendio sarebbe stato lo spettacolo pirotecnico che introduceva una band; il materiale fonoassorbente del locale ha poi preso velocemente fuoco e, secondo quanto racconta il chitarrista del gruppo che si stava esibendo, il cantante ha provato a spegnere le fiamme con un estintore, ma non funzionava. Si è trattato dell’incendio con il maggior numero di morti in Brasile dal 1961, quando un rogo scoppiò in un circo a Niteroi, nello Stato di Rio de Janeiro, uccidendo 503 persone. Santa Maria è un centro universitario ed è possibile che tra i morti ci siano decine di giovani.

LO SCOPPIO DEL ROGO E L’ESTINTORE CHE NON HA FUNZIONATO. Alcuni testimoni spiegano che il club ospitava una festa per studenti dell’università di agronomia. All’evento si esibiva un gruppo chiamato Gurizada Fandangueira, che suona un mix di stili di musica locale. Tra i morti c’è anche un membro del gruppo, il 28enne Danilo Jacques, che suonava la fisarmonica; gli altri cinque componenti della band sono invece riusciti a mettersi in salvo. Il chitarrista del gruppo, Rodrigo Martins, ha raccontato che avevano cominciato a suonare alle 2.15. “Avevamo suonato circa cinque canzoni quando ho guardato in alto e ho visto che il soffitto stava bruciando”, ha spiegato a Radio Gaucha. “È possibile che sia stato a causa dello Sputnik, la macchina che usiamo per creare un effetto luminoso con delle scintille, non fa nulla, non abbiamo mai avuto problemi”, ha proseguito il chitarrista. “Quando l’incendio è cominciato una guardia ci ha passato un estintore e il cantante ha provato a usarlo ma non funzionava”, ha aggiunto.

UNA SOLA USCITA D’EMERGENZA. Il ‘Kiss’ disponeva di un’unica uscita di emergenza e i vigili del fuoco hanno dovuto aprire un buco nel muro esterno per permettere a più persone di mettersi in salvo. Guido Pedroso Melo, comandante del dipartimento dei vigili del fuoco della città, ha spiegato che per i pompieri è stato difficile riuscire a entrare nel club visto che “c’era una barriera di corpi che bloccavano l’ingresso”. La fuga dei clienti dal locale potrebbe dunque essere stata ostacolata dai corpi delle persone già morte. Uno dei medici, Paulo Afonso Beltrame, spiega che circa il 90% delle vittime è morto per soffocamento. “La nube tossica ha fatto perdere alle persone il senso dell’orientamento, così non sono state capaci di trovare la strada per l’uscita”, ha spiegato. “Almeno 50 corpi sono stati trovati in un bagno: pare che abbiano confuso la porta del bagno con quella dell’uscita”, ha aggiunto.

Un buttafuori del locale ha spiegato che nella discoteca ‘Kiss’ c’erano tra le 1.000 e le 2.000 persone. Il comandante generale dei vigili del fuoco, il colonnello Guido de Melo, ha dichiarato che “non è ancora possibile quantificare il numero esatto delle vittime, la maggior parte di loro è morta per asfissia, ma alcuni sono stati calpestati dalla folla che fuggiva presa dal panico; il polistirolo genera un fumo tossico”. Il governatore dello Stato, Tarso Genro, ha confermato che sarà a Santa Maria scrivendo su Twitter. “Siamo tristi”, ha detto. L’edificio è stato distrutto ed è a rischio crollo.

ROUSSEF LASCIA CELAC, RIENTRA IN BRASILE. Il presidente brasiliano, Dilma Roussef, ha annullato una serie di riunioni che aveva programmato al vertice Celac-Ue in corso a Santiago, in Cile, ed è andata a Santa Maria. Qui ha incontrato i familiari delle vittime. “È una tragedia per tutti noi”, ha detto.

LE ALTRE STRAGI DEGLI ULTIMI ANNI. L’incendio della discoteca ‘Kiss’ di Santa Maria, nel sud del Brasile, non è il solo incidente del genere capitato in un locale notturno negli ultimi anni. In un club di Luoyang, in Cina, il 25 dicembre 2000 un rogo partito da un’operazione di saldatura causò la morte di 309 persone. Almeno 194 persone morirono in un nightclub sovraffollato frequentato da operai nel 2004 a Buenos Aires, in Argentina. Il 5 dicembre del 2009 un serie di fuochi d’artificio fecero bruciare il soffitto in plastica decorato con rami della discoteca ‘Lame Horse’ a Perm, in Russia, uccidendo 152 persone. Un incendio scoppiato in un nightclub statunitense nello stato del Rhode Island, nel 2003, uccise 100 persone. Come nel caso del ‘Kiss’, un gruppo rock aveva eseguito un gioco con fuochi d’artificio che aveva fatto bruciare il materiale alle pareti per l’insonorizzazione del locale. Ad esibirsi fu il gruppo rock anni ’80 Great White.