Algeria, governo ammette cattiva gestione in crisi ostaggi In Amenas

Davos (Svizzera), 25 gen. (LaPresse/AP) – Il governo dell’Algeria ha riconosciuto di avere commesso degli errori nella gestione della crisi degli ostaggi al centro di estrazione di gas di In Amenas della settimana scorsa, dove sono rimasti uccisi 37 ostaggi e 29 militanti. È stato il ministro degli Esteri algerino Mourad Medelci ad ammettere gli errori del governo, parlando con Associated Press a Davos, in Svizzera, dove sta partecipando al World economic forum. Medelci ha riconosciuto che, in seguito all’attacco terroristico, l’Algeria ha bisogno di rafforzare le condizioni per assicurare la sicurezza delle multinazionali che hanno stabilimenti nel Paese. L’attacco non mirava ad aggredire l’Algeria, ma “gli investitori e gli stranieri che lavorano nel Paese”, ha detto Medelci, ammettendo che l’Algeria ha bisogno di aiuto internazionale per combattere il terrorismo. La decisione di Algeri di rifiutare l’assistenza di altri Paesi e far intervenire il proprio esercito durante l’assedio ha sollevato vaste critiche internazionali.