Lubiana (Slovenia), 23 gen. (LaPresse/AP) – Decine di migliaia di impiegati statali sono in sciopero in Slovenia per protestare contro le misure di austerità approvate dal governo, sull’orlo del collasso a causa di uno scandalo corruzione. Alla protesta prendono parte insegnanti di scuole e asili, docenti universitari, ufficiali doganali, medici, infermieri e altri dipendenti del settore pubblico. I lavoratori contestano la decisione dell’esecutivo guidato da Janez Jansa di tagliare i loro stipendi del 5% per evitare di chiedere un prestito di salvataggio all’Unione europea. I partner di coalizione di Jansa chiedono le sue dimissioni, viste le accuse di non avere dichiarato oltre 200mila euro in beni privati.
Secondo i media sloveni, la disputa interna alla coalizione potrebbe portare alle dimissioni di alcuni ministri, ma non a un voto immediato. Da parte sua, Jansa ha richiamato alla “ragione”, avvertendo che una crisi politica potrebbe rallentare le riforme necessarie per rimettere in sesto la Slovenia. In un’intervista trasmessa ieri dall’emittente locale Primorka tv, il premier ha anche fatto appello “alla sensibilità e alla maturità per permettere al governo di fare senza ritardi ciò che è necessario”.