Algeria, crisi degli ostaggi prosegue per quarto giorno

In Amenas (Algeria), 19 gen. (LaPresse/AP) – Prosegue per il quarto giorno la crisi degli ostaggi in Algeria, dove un gruppo di estremisti islamici da mercoledì tiene sequestrati cittadini stranieri nel giacimento di gas In Amenas. Almeno 12 ostaggi, secondo il bilancio fornito dall’agenzia ufficiale Aps, sarebbero morti dall’inizio delle operazioni di salvataggio condotte dall’esercito algerino. Tra le vittime algerini, un francese e un cittadino statunitense.

Centinaia di lavoratori algerini e stranieri sono stati liberati, ma alcuni restano nelle mani dei fondamentalisti. Le autorità di Algeri non hanno fornito un dato preciso, ma ieri l’agenzia ufficiale Aps ha dichiarato che di oltre 30 stranieri mancano notizie, dopo che circa cento dei 132 rapiti sono stati liberati.

Chi è stato rapito ha raccontato di aver visto i fondamentalisti usare gli ostaggi come scudi umani e mettere loro al collo cinture esplosive. Anche il numero dei militanti che si trovano nello stabilimento non è chiaro. I siti web di informazione mauritani in contatto con loro hanno parlato di circa 40 persone, guidate da un comandante nigeriano, mentre l’agenzia Aps ha riferito che sarebbero 30.