WikiLeaks, se condannato Manning avrà sconto pena causa maltrattamenti

Fort Meade (Maryland, Usa), 8 gen. (LaPresse/AP) – Il giudice militare Denise Lind ha deliberato che, nel caso venga condannato, il soldato statunitense Bradley Manning avrà diritto a uno sconto della pena di 112 giorni. La giudice ha infatti riconosciuto che il 25enne, accusato di aver passato migliaia di documenti segreti a WikiLeaks, è stato sottoposto a un trattamento illegale durante il periodo di detenzione precedente al processo presso la base di Quantico, in tutto nove mesi. Il confinamento di Manning a Quantico, ha detto la Lind durante l’udienza preliminare ripresa oggi a Fort Meade, è stato “più rigoroso del necessario”. Le condizioni, ha aggiunto, “sono diventate eccessive in relazione ai legittimi interessi del governo”.

Gli avvocati della difesa avevano chiesto che venissero ritirate le accuse nei confronti del soldato, sostenendo proprio che fosse stato detenuto in condizioni eccessivamente dure. Il Pentagono ritiene che l’uomo volesse togliersi la vita e che, per questo motivo, sia stato detenuto in isolamento in una cella senza finestre a Quantico per 23 ore al giorno. Manning è accusato di aiuto al nemico e di altri 21 reati.

Intanto oggi la procura ha chiesto al giudice di vietare alla difesa di presentare durante il processo, che inizierà il 6 marzo, prove riguardanti le motivazioni del soldato. Quest’ultimo avrebbe detto a un confidente contattato online di aver diffuso il materiale segreto perché voleva che “le persone scoprissero la verità” e riteneva che “l’informazione debba essere libera”. Secondo la procura, le motivazioni non sono rilevanti per stabilire se l’uomo sapesse che le informazioni da lui diffuse sarebbero state viste da membri di al-Qaeda.