Aurora (Colorado, Usa), 5 gen. (LaPresse/AP) – Nuovo episodio di sangue ad Aurora, cittadina del Colorado dove il 20 luglio scorso il giovane James Holmes sparò sul pubblico di un cinema durante la proiezione dell’ultimo film di Batman, uccidendo 12 persone e ferendone oltre cinquanta. Questa volta, un uomo si è barricato in casa tenendo in ostaggio quattro persone. La polizia è intervenuta e, dopo un lungo assedio all’abitazione, l’uomo è morto e gli agenti, una volta entrati in casa, hanno trovato tre delle persone sequestrate senza vita. Secondo quanto riferisce l’emittente Kusa-tv, uno delle quattro persone tenute in ostaggio, una donna, è riuscita a mettersi in salvo e ad avvertire le forze di sicurezza.
Le squadre speciali sono intervenute dopo la notizia di alcuni colpi di arma da fuoco, uditi attorno alle 3 di notte, arrivando sul posto con un veicolo blindato e gas lacrimogeni. “Dopo che siamo giunti sulla scena – ha spiegato il sergente della polizia locale Cassidee Carlson – non ci sono stati altri colpi di arma da fuoco, fino a quando (il sospetto, ndr) ha sparato verso la nostra direzione. In quel lasso di tempo è stato in tutte le parti della casa, ha spostato mobili, ha gettato delle cose. Era agitato e irrazionale”.
L’assedio è durato diverse ore. Secondo la ricostruzione delle forze di sicurezza, i primi colpi hanno raggiunto gli agenti attorno alle 8.15 ora locale (le 16.15 in Italia). Circa 45 minuti dopo, il sospetto, che stava sparando contro gli agenti da una finestra al secondo piano della casa, è morto. Non è chiaro se ad ucciderlo sia stato un colpo della polizia, o se il sospetto abbia rivolto l’arma contro se stesso. Sembra invece ormai certo che i tre ostaggi siano stati uccisi prima dell’intervento delle forze di sicurezza.
Nessuna ipotesi per ora sul movente del gesto né sul tipo di arma utilizzata. Nessuna indicazione nemmeno sulle identità del sospetto e delle vittime, così come su quella della donna fuggita. “Abbiamo un’idea di chi possano essere, ma ovviamente confermeremo le loro identità con il coroner”, ha commentato Carlson.