Israele, Lieberman incriminato per abuso di fiducia

Gerusalemme, 13 dic. (LaPresse/AP) – Il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, è stato incriminato per abuso di fiducia, mentre il procuratore generale ha fatto decadere accuse più gravi legate a un caso di frode e riciclaggio di denaro. La decisione del procuratore generale Yehuda Weinstein contraddice quanto questi aveva dichiarato l’anno scorso, quando aveva annunciato che avrebbe incriminato Lieberman per accuse tra cui frode e riciclaggio di denaro. Secondo i sospetti della procura, il ministro avrebbe ricevuto in maniera illecita milioni di dollari da imprenditori, ripulendoli attraverso compagnie dell’est europeo mentre era deputato e ministro.

Nella sua decisione, il procuratore Weinstein ha affermato che non vi fossero però sufficienti elementi a sostegno di queste accuse. “Sono convinto che non ci sia alcuna ragionevole possibilità di una condanna per le accuse di cui Liberman è sospettato e che questo caso vada archiviato”, ha detto Weinstein. Lieberman è stato invece incriminato con l’accusa minore di avere ricevuto materiale ufficiale relativo all’indagine contro di lui dall’ex ambasciatore israeliano in Bielorussia, Zeev Ben-Aryeh. Questi aveva ricevuto le carte dal ministero degli Esteri, che chiedeva maggiori informazioni su Lieberman. L’ambasciatore ha patteggiato quest’anno.

Gli avvocati del ministro, intanto, hanno fatto sapere che rispettano la decisione e la studieranno. Nel passato Lieberman ha respinto tutte le accuse nei suoi confronti, definendole politicamente motivate. L’incriminazione potrebbe comunque costringerlo alle dimissioni e creare scompiglio in vista delle elezioni del 22 gennaio. Lieberman è infatti a capo del partito ultranazionalista Israel Beytenu, che ha formato una lista unica con il Likud del premier Benjamin Netanyahu per correre alle elezioni.

Poco dopo la decisione dei giudici è arrivato il commento del premier, che si è congratulato con lui per avere “evitato le accuse principali”. Netanyahu ha inoltre detto: “Credo nel sistema giudiziario israeliano e lo rispetto. Il diritto che dà a ogni cittadino in Israele di difendersi è esteso al ministro Lieberman e spero che provi la sua innocenza nella questione rimanente”. Intanto, i leader di diversi partiti hanno chiesto le dimissioni del ministro. A farlo Tzipi Livni, leader del partito Il movimento, Shelly Yachimovich del partito laburista, e il giornalista Yair Lapid, fondatore del partito centrista Yesh Atid.