Berlino (Germania), 5 dic. (LaPresse/AP) – I ministri dell’Interno dei sedici Lander tedeschi hanno deciso all’unanimità di raccomandare la messa al bando del partito nazionaldemocratico di estrema destra Npd. Il gruppo è accusato di promuovere un’agenda razzista, xenofoba e antisemita, violando così la Costituzione della Germania. Si tratta di un primo passo, perché il divieto dovrà essere imposto dalla Corte costituzionale federale, unica istituzione che in Germania ha il potere di vietare un partito. A seguito della raccomandazione, domani i governatori dei Lander si incontreranno a Berlino e secondo le attese saranno concordi sulla stessa linea.
Il leader del Npd, Holger Apfel, ha dichiarato in conferenza stampa di essere “assolutamente convinto che tutte queste accuse cadranno come un castello di carte”, predicendo che si concluderanno in “un enorme fiasco” per chi le ha lanciate. Ha aggiunto che, anche se la Corte costituzionale ordinerà il divieto, il Npd farà ricorso a livello europeo.
Nel 2003, la Corte costituzionale federale tedesca respinse una richiesta di divieto del partito avanzata dal governo, soprattutto perché le prove furono raccolte da informatori interni alla formazione, pagati dal governo. Questa volta le prove sono state raccolte in modo diverso e sono pubbliche. Tra di esse post su internet, pubblicazioni e attività criminali documentate. La questione relativa all’estremismo di destra è riemersa con forza in Germania, a seguito di una serie di omicidi a sfondo razziale noti come omicidi del kebab.