Francia, arrestati 2 presunti complici di Merah, il killer di Tolosa

Parigi (Francia), 4 dic. (LaPresse/AP) – Possibile svolta nelle indagini sul caso di Mohamed Merah, il 23enne di origini algerine responsabile delle stragi di Tolosa e Montauban dello scorso marzo, nelle quali morirono sette persone. Un uomo e una donna sono stati arrestati oggi nel sud della Francia perché sospettati di avere legami con Merah. A riferirlo è l’ufficio del procuratore di Parigi.

GLI ARRESTI. I due arrestati sono una coppia di ex fidanzati: l’uomo è stato fermato nella città di Albi, mentre la donna è stata bloccata a Tolosa. Secondo fonti che preferiscono mantenere l’anonimato, l’uomo è il sospettato chiave. L’agenzia di stampa francese Sipa riferisce che si ritiene abbia aiutato i fratelli di Merah a ottenere il motorino utilizzato dal killer negli attacchi. Gli arresti, i primi nel caso Merah da marzo, potrebbero gettare nuova luce sui sospetti che il killer di Tolosa non abbia agito da solo. Uno dei fratelli di Merah, Abdelkader, è già in custodia con accuse preliminari di complicità in omicidio. Il fratello più grande, invece, è tra quelli che hanno suggerito che ci sia un terzo uomo che abbia giocato un ruolo nelle stragi.

LE STRAGI DI TOLOSA E MONTAUBAN. Le vittime delle stragi compiute da Merah, avvenute tutte a marzo scorso, sono tre parà francesi e quattro persone uccise all’uscita da una scuola ebraica di Tolosa, fra cui tre bambini. Merah, che sosteneva di avere legami con al-Qaeda, fu ucciso poi il 22 marzo in un raid delle forze speciali francesi dopo un lungo assedio alla sua abitazione di Tolosa. Il giovane si era recato in Afghanistan e Pakistan, dove ha sostenuto di aver compiuto addestramenti, ed era sotto sorveglianza dei servizi di sicurezza francesi, che dopo il caso hanno riconosciuto delle falle nei controlli impegnandosi a rafforzare le procedure.

LE FAMIGLIE DELLE VITTIME. Inizialmente le autorità avevano descritto Merah come un “lupo solitario”, ma gli avvocati dei familiari delle vittime sono scettici. “Sappiamo che non ha ucciso da solo”, ha detto alla tv LCI Patrick Klugman, il legale che rappresenta alcuni dei familiari. “Vogliamo che ognuno che lo ha aiutato, che lo ha nascosto, sia portato davanti alla giustizia”, ha aggiunto. Samia Maktouf, legale del padre di uno dei parà uccisi, ha detto all’agenzia di stampa francese Sipa che si aspetta che ci saranno altri arresti di sospetti complici “in Francia e all’estero”.