Pechino (Cina), 14 nov. (LaPresse/AP) – Il presidente cinese Hu Jintao ha lasciato ufficialmente la leadership del Partito comunista, per aprire la strada al suo vice Xi Jinping. Lo riferiscono due delegati del Congresso nazionale del partito, spiegando che Hu non è stato rieletto come membro del comitato centrale del Partito nell’ultimo giorno di Congresso, che si chiude appunto oggi. Xi è stato invece rieletto assieme ad altri candidati ai seggi del potente politburo, l’ufficio politico del partito. Designato come successore di Hu Jintao cinque anni fa, Xi Jinping prenderà il suo posto all’incarico di segretario generale ufficialmente domani e di presidente la prossima primavera. Li Keqiang assumerà invece l’incarico di primo ministro al posto di Wen Jiabao. Ancora da definire, rimane la posizione di Hu Jintao alla guida della Commissione centrale militare, di cui il presidente potrebbe mantenere la leadership per altri due anni.
Gli oltre 2.200 delegati riuniti al Congresso a porte chiuse durato una settimana, hanno approvato l’impegno di Hu a continuare la strada della crescita economica. Il presidente ha chiesto forti misure per tenere a freno la corruzione e rendere il governo più attento alle richieste della popolazione, ma ha offerto poche specifiche sulle linee da seguire. La composizione del politburo sarà annunciata domani. Benché i delegati del Congresso e del Comitato centrale abbiano una certa influenza sulle decisioni della leadership, gran parte della linea politica è definita nel gruppo ristretto dei componenti dello stesso politburo. I nuovi leader dovranno affrontare un rallentamento della crescita e un aumento delle proteste tra la cittadinanza, nonché relazioni sempre più delicate con i Paesi vicini. I voti del Congresso, spiega il delegato Song Goufeng, della provincia di Liaoning, sono “completamente democratici”, ma “esiste un grado di inevitabilità”. “Abbiamo bisogno di avere una continuità di leadership per andare avanti. La stabilità del partito e del Paese è importante”, ha aggiunto.
Le transizioni di potere sono sempre occasione per svelare alcuni problemi dietro le quinte e, nell’ultimo periodo, la Cina è stata scosso da varie vicende. Prima fra tutti lo scandalo di Bo Xilai, ex membro del politburo costretto alle dimissioni in seguito all’omicidio di un uomo d’affari britannico per cui sua moglie è stata condannata. Altro caso fu quello che riguardò Ling Jihua, stretto alleato di Hu Jintao, costretto a dimettersi dopo che il figlio morì in un incidente su una Ferrari che non avrebbe dovuto permettersi. Infine, nelle ultime settimane, un’inchiesta del New York Times si è concentrata sulle presunte ricchezze accumulate dalla famiglia del primo ministro uscente Wen Jiabao.