Cina, 2 tibetani morti in autoimmolazioni: 8 durante Congresso Pcc

Pechino (Cina), 13 nov. (LaPresse/AP) – Ancora due tibetani morti in Cina per essersi dati fuoco contro il controllo di Pechino, entrambi nella contea di Tongren della provincia di Qinghai. Sale così a otto il numero dei tibetani che si sono autoimmolati e sono morti nei primi sei giorni del Congresso del Partito comunista cinese a Pechino. Un 24enne si è dato fuoco ieri durante una cerimonia di preghiera, in un atto di protesta in cui ha chiesto libertà per il Tibet. Lo rende noto il gruppo Free Tibet, precisando che l’uomo, che si chiamava Nyingkar Tashi, è morto a causa delle ustioni riportate. Un comunicato del governo tibetano in esilio, che ha sede a Dharmsala in India, ha fornito dettagli simili. La notizia è stata riportata anche dall’agenzia stampa cinese Xinhua. La testata ha aggiunto la notizia che poche ore dopo nella stessa contea è morto un secondo uomo, il 20enne Nyangje Lhabon, anch’esso dopo essersi dato fuoco per protesta. Tutti i funzionari della contea interpellati hanno dichiarato di non essere a conoscenza degli episodi.