Doha (Qatar), 8 nov. (LaPresse/AP) – Il Consiglio nazionale siriano (Cns), principale schieramento di opposizione in esilio, ha eletto un segretariato generale composto da 41 membri, che oggi sceglieranno gli 11 delegati dell’organo esecutivo e il nuovo presidente. Fra loro però non c’è nessuna donna, fatto che ha provocato le proteste delle delegate presenti nell’assemblea di 420 persone. Affermano infatti che la nuova leadership non rifletta il ruolo centrale delle donne negli sforzi per destituire il regime del presidente Bashar Assad. Il capo del Cns, Abdelbaset Sieda, ha definito la situazione “molto triste” e dichiarato di voler emettere un decreto per aggiungere quattro donne al segretariato.
L’assenza di donne rinfocola le critiche verso il Cns, accusato dalla comunità internazionale e dagli altri attivisti di non essere rappresentativo delle diverse realtà esistenti. “Il punto centrale è che il riconoscimento del ruolo delle donne è stato tradito e a ciò deve essere posto rimedio”, ha detto la delegata Muna Jondy, avvocato per l’immigrazione di Flint, in Michigan. L’inserimento delle donne nel segretariato, sostiene tuttavia la delegata, “non risolverebbe il problema di fondo, che in realtà è il mancato riconoscimento dell’importanza della loro voce al tavolo delle decisioni”.