Usa 2012, l’ombra di Sandy sul voto: lunghe code ai seggi a New York

Dalla nostra corrispondente Valeria Rubino

New York (New York, Usa), 6 nov. (LaPresse) – File molto lunghe nei seggi elettorali a New York. A causare i rallentamenti, oltre alla confusione scaturita dal trasferimento di alcuni seggi per i danni provocati da Sandy, anche il malfunzionamento di alcune macchine per scannerizzare i voti, usate per la prima volta in un’elezione presidenziale. Il problema ha costretto gli addetti ai lavori a fare ricorso al vecchio metodo del voto su carta, rallentando così le procedure. Persino in zone meno colpite dall’uragano Sandy è frequente che si debba attendere almeno un’ora per votare.

Il Board of Elections di New York ha organizzato degli autobus che partono ogni 15 minuti per portare alle urne chi risiede in aree particolarmente colpite da Sandy, ossia Coney Island, le Rockaways e Staten Island. “Apprezziamo gli sforzi del governo. Votare è importante, non rinuncerei ad esprimere questo mio diritto per una fila”, spiega una professoressa di Staten Island. In New Jersey è stato deciso che per le persone assegnate ai seggi che sono stati spostati sarà possibile votare via fax e tramite e-mail. Se questa decisione può attenuare confusione e code, il grande rischio è che renda più concreta la possibilità di intromissioni informatiche e incrementi i rischi di brogli.

Qualcosa di simile è stato fatto a New York, ma senza la scorciatoia telematica: il governatore Andrew Cuomo ha firmato un ordine esecutivo che permette ai residenti assegnati a seggi elettorali chiusi a causa dei danni causati dall’uragano Sandy e alle persone che sono state costrette a spostarsi in aree lontane dai propri seggi di votare in altre sedi, firmando però una dichiarazione sotto giuramento e registrandosi.

“Paragonato a ciò che abbiamo dovuto affrontare la scorsa settimana sarà come fare una passeggiata al parco”, ha detto Cuomo. Il problema resta però per le elezioni della Camera dei rappresentanti, perché per quelle gli elettori non possono votare se non sono all’interno del proprio distretto di residenza. “Sono i lati negativi del sistema”, ha commentato il governatore. Secondo il Board of Elections di New York, sono 60 i seggi spostati perché avevano subìto troppi danni durante la tempesta o non avevano la corrente elettrica, necessaria a far funzionare le macchine per il voto digitale.

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