Beirut (Libano), 28 ott. (LaPresse/AP) – Violato il cessate il fuoco in Siria, chiesto dall’Onu per il week end. E’ stata infatti una giornata di scontri, dove l’artiglieria e gli aerei dell’esercito del presidente, Bashar al Assad, hanno bombardato le roccaforti dei ribelli, che hanno a loro volta contrattaccato le postazioni lealiste. L’incapacità di far rispettare una tregua di così breve durata ha messo a nudo le difficoltà della diplomazia nella risoluzione della crisi siriana, nel fermare un conflitto che dura da 19 mesi e ha fatto oltre 35 mila vittime. Gli attivisti dell’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo, vicini ai ribelli, hanno riferito che almeno 110 persone sono rimaste uccise oggi, tra cui un 16enne morto in un attacco aereo su un villaggio nel nord montuoso della Siria, nella regione di Jabal al-Zawiya. L’Osservatorio ha anche riferito che un’autobomba è esplosa in una zona residenziale nel quartiere Barzeh di Damasco, ferendo 15 persone, ma l’obiettivo dell’attacco non è chiaro. Ancora, sono almeno sedici i morti tra i civili per un bombardamento aereo delle forze lealiste su un villaggio nella provincia siriana di Idleb, nel nordovest del Paese. Tra loro ci sarebbero anche donne e bambini.