Russia, arrestati leader opposizione Navalny, Udaltsov e Yashin

Mosca (Russia), 27 ott. (LaPresse/AP) – I leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, Sergei Udaltsov e Ilya Yashin sono stati arrestati mentre dimostravano con centinaia di persone davanti alla sede dell’intelligence a Mosca, denunciando le presunte torture inflitte all’attivista detenuto Leonid Razvozzhayev. Sono poi stati rilasciati dopo alcune ore, incriminati per aver partecipato a proteste non autorizzate. Giorni fa gli investigatori avevano fatto sapere che Razvozzhayev aveva confessato di aver organizzato disordini. In seguito, però, l’attivista ha smentito la confessione e presentato una denuncia dichiarando di essere stato sequestrato in Ucraina. I tre arrestati oggi gli avevano fatto visita in cella, denunciando che è stato torturato allo scopo di estorcergli la confessione.

Intanto, oggi Mikhail Prokhorov ha annunciato il suo addio al mondo degli affari per dedicarsi a tempo pieno alla politica e mettersi alla guida di un “terzo potere”. Lo stesso proprietario dei Brooklyn Nets ed ex candidato alla presidenza russa ha tenuto una conferenza stampa a Mosca per dare la notizia. Da cinque mesi non si aveva notizia di lui, dopo che è stato sconfitto alle presidenziali ed è rimasto in silenzio durante cinque mesi di repressione del Cremlino contro l’opposizione. Ha spiegato di voler essere alla guida di “un terzo potere” nel Paese, sfidando sia il Cremlino sia l’opposizione. Il 47enne, che si ritiene possegga circa 13 miliardi di dollari, è arrivato terzo alle presidenziali di marzo, tra le voci che la sua candidatura fosse voluta dal potere.