Hurdal (Norvegia), 18 ott. (LaPresse/AP) – Hanno preso il via oggi a Oslo i negoziati ufficiali tra il governo colombiano e i rappresentanti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc), destinati a mettere fine al conflitto che dura da quasi cinquant’anni. Sette ore di colloqui hanno stabilito che nella prossima fase di negoziati che inizierà il 15 novembre all’Avana, a Cuba, il primo punto in agenda sarà “lo sviluppo rurale globale”. Le parti lo hanno annunciato in conferenza stampa.
“Vogliamo impegnarci su una strada di cambiamento sociale”, ha dichiarato il principale negoziatore del governo, l’ex vice presidente colombiano Humberto de la Calle. Ha ammesso la presenza di “differenze sociali ingiuste” nel suo Paese, tra cui il divario tra ricchi e poveri.
Il capo negoziatore della Farc, Ivan Marquez, si è pronunciato contro “il terrorismo di Stato” per rubare la terra e contro “i vampiri internazionali” che nell’industria del petrolio sfruttano i lavoratori colombiani. Governo e ribelli hanno concordato ad agosto di tenere i negoziati, dopo sei mesi di incontri segreti all’Avana, in un processo che se avrà successo durerà mesi. I colloqui si concentreranno sulla riforma rurale e sui diritti politici dei ribelli una volta che avranno abbandonato la guerriglia. Le Farc dovrebbero tra l’altro anche abbandonare il traffico di narcotici.