New York (New York, Usa), 6 ott. (LaPresse/AP) – Il predicatore radicale islamico Abu Hamza al-Masri, estradato oggi dal Regno Unito negli Stati Uniti insieme ad altri quattro sospetti terroristi, è comparso davanti a un tribunale di New York ma non ha rilasciato nessuna dichiarazione di colpevolezza o innocenza. Abu Hamza, che ha degli uncini al posto delle mani, è arrivato in aula senza le protesi e si è lamentato tramite il suo avvocato chiedendo di riaverle indietro.
Gli altri quattro estradati con lui si sono dichiarati non colpevoli. Si tratta di Khaled al-Fawwaz e Adel Abdul, comparsi davanti alla stessa Corte di New York, e di Babar Hamad e Syed Talha Ahsan, comparsi in un tribunale del Connecticut. I legali di Fawwaz e Bary hanno evidenziato i problemi di salute dei loro clienti e hanno chiesto di garantire le cure mediche adeguate; non è stato chiesto il rilascio su cauzione, ma l’avvocato di Bary si è riservato di avanzare la richiesta in un secondo momento.
Abu Hamza dovrà rispondere delle accuse di aver cospirato con alcuni uomini di Seattle per allestire un campo di addestramento terroristico in Oregon e di aver contribuito nel 1998 al rapimento di 16 ostaggi in Yemen, due dei quali turisti americani. Gli altri due che resteranno con lui detenuti a Manhattan in attesa di processo, il 50enne saudita Khaled al-Fawwaz e il 52enne egiziano Adel Abdul Bary, sono accusati di aver partecipato agli attacchi bomba a due ambasciate americane in Africa nel 1998, nei quali rimasero uccise 224 persone fra cui 12 americani. I due comparsi davanti alla Corte di New Haven in Connecticut, il 33enne Talha Ahsan e il 38enne Syed Talha Ahsan, sono accusati invece di aver fornito denaro, reclute e apparecchiature ai terroristi in Afghanistan e Cecenia. Il loro processo si terrà in Connecticut perché in questo Stato si trova l’internet provider che ospita uno dei siti da loro utilizzati per le attività delle quali sono accusati.