Usa, nel 2011 nascite in calo per quarto anno: colpa della crisi

New York (New York, Usa), 3 ott. (LaPresse/AP) – Nascite in calo per il quarto anno consecutivo l’anno scorso negli Usa a causa della crisi economica. Secondo i dati pubblicati dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) del governo americano, nel 2011 sono nati meno di 4 milioni di bambini, il numero più basso dal 1998.

Prima causa della diminuzione l’economia in difficoltà, dicono gli esperti. Le donne o lo coppie escluse dal mondo del lavoro, sottoccupate o con problemi economici, non possono infatti permettersi di allargare la famiglia o di crearne una. Ma, sempre secondo gli studiosi, va anche rilevato un segnale positivo: il calo è stato dell’1%, minore rispetto al 2-3% registrato negli altri anni recenti, in un segnale di lenta ripresa. “L’effetto della recessione potrebbe avvicinarsi lentamente a una fine”, commenta Carl Haub, demografo dell’ufficio per il censimento di Washington.

Il calo delle nascite è un fenomeno relativamente nuovo per gli Stati Uniti, perché la tendenza è stata crescente dalla fine degli anni ’90 e ha toccato il picco nel 2007, con oltre 4,3 milioni di bambini nati. I dati più significativi nel nuovo rapporto sono la diminuzione di figli nelle famiglie ispaniche e tra le teenager. Le prime, spiegano gli esperti, hanno accusato duramente gli effetti della crisi economica. Il tasso di natalità tra le seconde è invece in linea con una discesa che si registra da 20 anni.