Tbilisi (Georgia), 2 ott. (LaPresse/AP) – A scrutini ancora in corso, il presidente della Georgia Mikhail Saakashvili ha ammesso la sconfitta alle legislative del suo partito, il Movimento nazionale unito. Intervenendo in televisione, il capo di Stato ha dichiarato: “Dai risultati preliminari, è chiaro che l’opposizione è in vantaggio e formerà il governo. Come presidente e nel quadro della Costituzione aiuterò a far sì che il Parlamento riesca a iniziare il suo lavoro, a scegliere un presidente e anche a formare un nuovo governo”. In merito all’opposizione,il capo di Stato ha quindi aggiunto: “Pensiamo che le loro posizioni siano completamente sbagliate. Ma la democrazia funziona attraverso la maggioranza del popolo georgiano che prende una decisione, e noi la rispettiamo”.
Secondo i primi dati, con le schede scrutinate in circa un quarto delle circoscrizioni, la coalizione di opposizione ‘Sogno georgiano’ guidata dal miliardario Bidzina Ivanishvili, è in testa con il 53% dei voti conteggiati con il sistema proporzionale, in base al quale vengono assegnati 77 dei 150 seggi in Parlamento. Ancora non è invece noto il risultato del voto con il sistema maggioritario, con cui vengono scelti gli altri 73 deputati. Se la sconfitta del partito di Saakashvili sarà confermata, sarebbe la prima volta nella storia della Georgia che un governo viene cambiato dalle urne piuttosto che attraverso una rivoluzione. E il filo-russo Ivanishvili ha già fatto sapere di volor ricoprire l’incarico di primo ministro.
Saakashvili rimarrà ora leader del Paese fino alla fine del suo secondo e ultimo mandato, che scadrà il prossimo ottobre. Ma, in base alla riforma della Costituzione che entrerà in effetto una volta terminato il suo incarico, molti dei poteri detenuti dal presidente saranno trasferiti al primo ministro, scelto appunto dal Parlamento. Nei quasi nove anni al potere, Saakashvili ha spinto per una serie di riforme e attirato investimenti internazionali che hanno portato a una forte crescita economica. Tuttavia, povertà e disoccupazione sono ancora molto alti. Negli ultimi anni la popolazione ha fatto venir meno l’appoggio al presidente. Molti accusano il suo partito, che controlla non solo governo e Parlamento, ma anche i tribunali e l’ufficio del procuratore, di esercitare poteri autoritari.
L’esito delle elezioni determinrà anch il futuro delle relazioni con i partner internazionali, primi fra tutti Stati Uniti e Russia. Oggi, Ivanishvili ha incontrato due senatori americani, garantendo loro di voler mantenere la partnership con Washington che si è formata sotto la presidenza di Saakashvili. “Abbiamo parlato del futuro e di come sviluppare le relazioni con il nostro grande amico (gli Usa, ndr) e la democrazia in Georgia”, ha dichiarato il magnate dopo aver incontrato i due statunitensi, il repubblicano James Risch dell’Idaho e la democratica Jeanne Shaheen, del New Hampshire, entrambi membri della Commissione relazioni estere. Intanto da Mosca arriva la soddisfazione del Parlamento. “Speriamo molto e contiamo sui cambiamenti che avverranno in Georgia e che influenzeranno positivamente il miglioramento dei nostri rapporti”, ha dichiarato Valentina Matvienko, speaker della Camera alta.
L’opposizione aveva già rivendicato ieri il successo, poco dopo la chiusura delle urne, festeggiando in serata per le strade della capitale Tbilisi. “Sono più che soddisfatta perché il popolo georgiano ha parlato, e noi abbiamo una buona maggioranza in Parlamento. Penso che sia attorno ai 93 seggi”, ha commentato la portavoce di Sogno georgiano, Maia Panjikidze. Poco fa, il presidente Mikhail Saakashvili ha ammesso la sconfitta. Entrambe le parti sono state sotto pressione fino all’ultimo per provare il proprio impegno verso la democrazia e hanno promesso di rispettare il risultato del voto se le elezioni avranno l’approvazione degli osservatori internazionali. La valutazione dell’Osce arriverà oggi pomeriggio, ma intanto Tonino Picula, a capo della missione in Georgia, ha dichiarato: “Il processo ha mostrato un sano rispetto delle libertà fondamentali al cuore delle elezioni democratiche, e ci aspettiamo che il conteggio finale rifletta la scelta degli elettori”.